Mamma Lidia con il piccolo Filip e lo staff ospedaliero
Il 2019 si era aperto in provincia di Como con un grido di allarme per il preoccupante calo demografico registrato sul territorio: quasi mille nati in meno fra 2017 e 2018, con alcune strutture ospedaliere – Erba per esempio – dove la percentuale negativa è a due cifre.
La scorsa settimana però si sono verificati, a pochi giorni di distanza, due parti che hanno fatto segnare un record a due famiglie. Dopo Giuditta (venuta alla luce il 27 febbraio al nosocomio Valduce di Como), undicesima figlia di Claudia e Diego Pianarosa, sabato 2 marzo presso il Sant’Anna di Como-San Fermo è nato Filip, undicesimo figlio di Lidia e Ionel Chindea, rispettivamente 39 e 45 anni, residenti a Lurate Caccivio (Co).
Un parto spontaneo per un bimbo, in ottima salute, di poco meno di 4 chilogrammi. Mamma e figlio saranno dimessi oggi e ad attenderli a casa ci saranno 6 fratelli e 4 sorelle: Emanuel (19 anni), Samuel (18), Abel (17), David (16), Abigail (14), Cristina (12), Sara (10), Daniel (7), Beniamin (5) e Marta (4). «Una mamma eccezionale – dicono dal Sant’Anna –, ha accolto la nascita di Filip con grande commozione e tenerezza».
«Oggi assistere all’undicesimo parto di una mamma è un evento raro – spiega il primario Paolo Beretta – e richiede preparazione da parte dell’equipe medica, perché in caso di donna pluripara sono necessarie molte attenzioni, in particolare in fase di travaglio». Per la signora Lidia tutto bene, nessuna complicazione clinica, fisiologica o farmacologica; sta già allattando Filip, circondata dai figli più piccoli. Ad assisterla la ginecologa Laura Odetto, la neonatologa Gaia Natalè e Vincenzina Papis, ostetrica e referente di sala parto: tutte ritratte nella foto ricordo di questa nascita così speciale. «La signora Chindea ha affrontato le gravidanze con serenità – riprende il primario – e anche per gli altri figli è stata seguita da noi».
Quanto è importante, dopo il parto, non lasciare da sole le mamme? «È fondamentale. Per questo da tempo abbiamo messo a punto una rete sul territorio, attraverso i consultori, che possa essere di sostegno alle mamme una volta tornate a casa». La signora Lidia non sarà comunque da sola: «La famiglia Chindea è un nucleo molto unito. Papà Ionel, muratore, è un grandissimo lavoratore, che si spende tutto per i figli e la moglie. È una famiglia che crede nel futuro: i figli non sono stati frutto della casualità ma cercati, voluti, amati da subito. Sono molto uniti e si aiutano a vicenda, condividendo principi e valori sani». Consapevoli dell’impegno e dei sacrifici che richiede una famiglia numerosa «ci testimoniano l’espressione più bella della genitorialità – conclude il dottor Beretta –: i figli come frutto dell’amore che anima la coppia».
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