"Cattivo ma giusto" questa l'eloquente sintesi del premier, Matteo Renzi, al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto legislativo sui "furbetti del cartellino".
D’altronde come specifica lo stesso presidente del Consiglio, si tratta di "una norma di buonsenso", perché "non puoi dire che ti è scappato il badge. Chi fa questo sta truffando lo Stato, il Comune, la Regione, la pubblica amministrazione". E quindi ecco cosa accadrà: "In soldoni -continua Renzi - accade che chi viene beccato a timbrare il cartellino e ad andarsene vede finalmente finita la pacchia".
A quel punto arriverà il licenziamento, "cattivo" appunto, ma "giusto" perché considerato "un fatto di civiltà". Senza contare il rispetto dei tanti dipendenti pubblici che invece svolgono con coscienza e senso del dovere il proprio lavoro.>>>> LE NOVITA' DELLA RIFORMA IN 4 PUNTI "C'è tanta gente per bene tra i dipendenti pubblici, e anche privati - spiega ancora Renzi - che 'glie rode' quando vede quelli che timbrano in mutande e poi non succede niente...". Si tratta insomma di restituire soprattutto a loro la dignità che meritano sanzionando chi invece chi offende con il suo comportamento l'intera categoria: "Il Cdm ha approvato un pacchetto che vuole dare dignità ai cittadini, perché non é possibile fare finta di niente, ed è anche una presa d'atto che facciamo un ottimo lavoro con i dipendenti pubblici". A entrare nel dettaglio è il ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia cui spetta illustrare i cambiamenti imposti dal provvedimento: "Ci sarà il licenziamento in tronco con la sospensione entro 48 ore e il licenziamento entro un mese" .