lunedì 1 agosto 2016
Il ddl adesso va alla Camera. ​Soddisfatti i sindacati e la Coldiretti, che premono per una rapida approvazione definitiva e un'equa distribuzione del valore dei prodotti agricoli.
Lotta al caporalato, il Senato approva
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L'Aula del Senato ha approvato il disegno di legge contro il fenomeno del "caporalato" con 190 sì, nessun voto contrario, 32 astenuti. Il provvedimento passa ora alla Camera. "È una legge cruciale per sradicare una piaga inaccettabile, come la mafia", commenta il ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina. "Con l'approvazione di oggi in Senato del disegno di legge - aggiunge Martina - avanziamo in questa battaglia che non è solo di civiltà, ma di giustizia. Ora mi auguro che la Camera faccia presto e renda definitivo il provvedimento. La nuova legge rafforza gli strumenti di contrasto civili e penali, colpendo i patrimoni con la confisca e rendendo più forte la Rete del lavoro agricolo di qualità. È una battaglia che ci riguarda, tutti, a partire dal mondo agricolo che si mette alla guida del cambiamento". "Negli ultimi dodici mesi - ricorda ancora Martina - abbiamo alzato il livello di risposta dello Stato contro i caporali. I controlli sono aumentati del 59% in un anno, sono operative task force nei territori a rischio dove le ispezioni vengono portate avanti da ispettori del Lavoro insieme a Carabinieri e Corpo forestale. Nelle prefetture abbiamo creato specifiche cabine di regia che con la collaborazione del terzo settore stanno gestendo azioni di accoglienza e assistenza ai lavoratori immigrati". Sono soddisfatti i sindacati per questo voto a favore del disegno di legge "Martina-Orlando" di contrasto al triste fenomeno del caporalato. Oggi l'Aula del Senato, commenta la Segretaria Generale Flai Cgil Ivana Galli, "ha compiuto un grande passo per dare giustizia ai tanti lavoratori e lavoratrici, che in agricoltura, sono costretti a subire sfruttamento, ricatti, salari di 3 euro l'ora, giornate di lavoro che possono arrivare anche a 12/13 ore, alloggi precari, assenza di servizi". Per il segretario generale della Uila-Uil, Stefano Mantegazza, "hanno vinto i lavoratori, il sindacato e le vittime del lavoro nero. Ora ci attende il secondo round, quello decisivo, alla Camera dei Deputati. Per questo a settembre continueremo a fare pressione con la nostre iniziative per spiegare a tutte le forze politiche l'importanza di questa legge e la necessità della sua rapida approvazione". E ancora in tema di caporalato Luigi Sbarra, Segretario Generale della Fai Cisl, esprime gratitudine al Presidente della Camera, Laura Boldrini, per le parole sulla necessità di non restare inermi di fronte alla vergognosa piaga del caporalato. E chiede un passaggio a Montecitorio del provvedimento "rapido e senza sorprese". Commento positivo da parte anche della Coldiretti, che sottolinea: "Ora occorre anche intervenire per rompere la catena dello sfruttamento che inizia dal sottopagare i prodotti agricoli pochi centesimi". "Occorre combattere senza tregua - afferma la Coldiretti - il becero sfruttamento che colpisce spesso la componente più debole dei lavoratori agricoli, con pene severe e rigorosi controlli, ma serve una grande azione di responsabilizzazione di tutta filiera, dal campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguarda l'ambiente, la salute e il lavoro, con una equa distribuzione del valore, che non è possibile se le arance nei campi sono sottopagate a 7 centesimi al chilo e i pomodori poco di più". Contro la piaga del caporalato si sono moltiplicate le iniziative promosse dalla Coldiretti, come quella intrapresa in collaborazione con la Focsiv - Volontari nel mondo, che ha già visto la consegna di 12 moduli igienici e 6 docce per la realizzazione del villaggio solidale a Nardò, in Puglia, con l'obiettivo di garantire condizioni di vita dignitose agli immigrati che lavorano in campagna. Ma va ricordato anche l'accordo della Coldiretti Calabria con l'Airc (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) per le Arance della Salute, per consentire la vendita e la distribuzione delle Arance della Calabria che rendono possibile un ritorno economico sostenibile per le imprese e una giusta remunerazione dei lavoratori.
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