sabato 12 maggio 2012
La responsabile del Viminale Annamaria Cancellieri (nella foto): la rivendicazione dell'attentato ad Adinolfi da parte del Fai è attendibile. «L'area di consenso è molto circoscritta». E la Severino: timore serio. In una circolare inviata ai prefetti e ai questori la necessità di aumentare la vigilanza.  
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"Il rischio escalation esiste, è una situazione che richiede molto rigore. Molta attenzione, bisogna lavorare". Lo ha detto, arrivando al Salone del Libro di Torino dove partecipa a un incontro su Falcone e Borsellino, la ministro Anna Maria Cancellieri in merito all'attentato a Roberto Adinolfi, ad di Ansaldo Nucleare, a Genova. "La rivendicazione del Fai per l'attentato a Roberto Adinolfi è attendibile. Almeno abbiamo individuato la matrice e adesso bisogna lavorare", ha dichiarato il ministro dell'Interno."Non credo ci sia area di consenso intorno a questi atti", ha continuato la Cancellieri, entrando al Salone del Libro di Torino, ai giornalisti che le chiedevano se l'attentato a Genova all'ad dell'Ansaldo Nucleare sia un atto isolato o abbia un'area di consenso. "Riteniamo che se questo consenso c'è - spiega - è di un'area molto circoscritta. Non credo che nelle corde popolari ci sia consenso per queste cose".SEVERINO: TIMORE CANCELLIERI ESTREMAMENTE SERIO"So quanto sia serio il ministro Cancellieri, so quanto avrà pensato prima di rilasciare questa dichiarazione e quindi sono preoccupata e considero questo suo timore estremamente serio". Lo afferma il ministro della Giustizia, Paola Severino, commentando a SkyTg24 le parole del ministro dell'Interno per il quale vi è il rischio di un'escalation della violenza terroristica.Tuttavia negli "anni di piombo l'Italia ha dimostrato forza e capacità per superarli. Credo nel buon dna degli italiani che spero anche ora sappiano reagire nell'eventualità che questo sia l'inizio di un nuovo periodo cupo per il Paese", conclude Severino.PREFETTI E QUESTORI: AUMENTARE LIVELLO DI VIGILANZAIn una circolare inviata ai prefetti e ai questori italiani, apprende l'Adnkronos, il Dipartimento di Pubblica sicurezza richiama l'attenzione sulla necessità di dare ulteriore impulso all'attività info-investigativa e di incrementare l'attività di vigilanza in prossimità degli obiettivi ritenuti sensibili, con speciale riguardo a quelli relativi al mondo economico, sociale e del lavoro. E nel frattempo, dopo la rivendicazione dell'attentato all'ad di Ansaldo Nucleare, si valuta l'ipotesi rafforzare i servizi di scorta e tutela.La parola d'ordine, in queste ore, è: guardia alzata. Senza drammatizzare eccessivamente il rischio terrorismo ma allo stesso tempo evitando di sottovalutare il problema. Le parole del ministro Cancellieri sui rischi di un'escalation terroristica, del resto, sono più che eloquenti. Il volantino di rivendicazione dell'agguato a Roberto Adinolfi, ad di Ansaldo Nucleare, non è considerato soltanto "attendibile" dagli inquirenti, ma contiene in sé l'annuncio di nuove, possibili azioni: altre sette, per altrettanti militanti in cella.Ecco perché, riferiscono fonti della sicurezza, è in atto in queste ore un serrato monitoraggio di tutte le posizioni personali riguardanti le persone o le categorie considerate a rischio: dirigenti di diversi settori industriali e aziendali (difesa, energia, infrastrutture strategiche, servizi di riscossione tributi), consulenti ed esperti del lavoro, esponenti politici che in qualche modo si sono esposti in questi ultimi tempi.In questo weekend di lavoro per gli apparati di sicurezza, viene quindi valutata l'opportunità di innalzare il livello di attenzione anche ricorrendo ad un incremento dei servizi di scorta e di tutela. Non escluso, come già avvenuto in questi anni, l'impiego del personale delle forze armate in attività di sorveglianza a possibili obiettivi sensibili e in servizi di vigilanza ad obiettivi fissi.Sull'utilizzo dei militari, comunque, nulla è stato ancora deciso e un eventuale via libera potrebbe giungere solo dopo una riunione del Comitato Nazionale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica.
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