sabato 29 novembre 2014
​L'ex premier torna in piazza e "riscende in campo". «Sacrilegio colpire la casa». Il jobs act? non serve assolutamente a niente. L'attacco al governo Renzi: sbaglia tutto e non è stato eletto.
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"Non posso più astenermi dal tornare in campo per dire come stanno le cose": così ha detto Silvio Berlusconi da piazza san Fedele a Milano, dove l'ex premier è intervenuto al No Tax Day. Una "proposta choc" da parte del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi: "Per sei mesi le compravendite sulla casa senza imposte". "La casa è qualcosa di sacro", tassarla "va contro la regola aurea della crescita e del benessere". Ecco allora che la ricetta di Berlusconi prevede "meno tasse sulla famiglia, meno tasse sulle imprese, meno tasse sul lavoro", per ottenere l'equazione "uguale più consumi, più produzione per le imprese, più posti di lavoro".Parlando alla manifestazione di Forza Italia, Berlusconi ha ribadito diversi punti del programma elettorale del 2013, ritenendoli più efficaci per creare lavoro del jobs act di Renzi. Fra le proposte, una graduale "riduzione in 3-4 anni fino all'abolizione dell'Irap", insieme alla"decontribuzione completa per 3 anni" per chi fa assunzioni atempo indeterminato.  "Il jobs act non serve assolutamente a niente": ha aggiunto Berlusconi secondo il quale i vertici di Confindustria "non pensano che si potrà assumere un solo italiano in più".E ancora: per uscire dal tunnel della crisi economica occorre svalutare l'euro con un cambio "uno a uno" con il dollaro e l'immissione di "forte liquidità" per dare ossigeno alla crescita. Questa è l'unica ricetta che secondo Silvio Berlusconi può dare i risultati sperati. L'ex premier l'ha scandita nel corso della manifestazione.L'affondo a Renzi. Poche ore prima, in collegamento telefonico con il "No tax day" di Roma il leader di Fi aveva attaccato a testa bassa il governo in carica e rivendicato per il suo partito un ruolo di primo piano. Il governo non è eletto ed ha una maggioranza rubata. Comincia così l'affondo di Silvio Berlusconi all'alleato-rivale Matteo Renzi. Messo nell'angolo dall'opposizione interna al suo partito, in particolare dal ruolo di Fitto che chiede un rinnovamento in Fi, scoraggiato dai risultati elettorali delle regionali, l'ex premier usa toni da campagna elettorale quasi più per riacquistare consensi all'interno del suo partito che per pungolare Renzi.

"Dobbiamo essere consapevoli che abbiamo una grande responsabilità - spiega Berlusconi ai suoi -, perché siamo l'unica forza politica liberale, equilibrata, con una formula per la crescita economia che comincia dalla riduzione delle tasse per le famiglie, le imprese, il lavoro: esattamente il contrario di quello che hanno fatto, e che si continua a fare, questi tre governi non eletti dal popolo. che sbagliano tutto, facendoci tornare al 13% di gente senza lavoro e con un giovane su due senza occupazione". Poi una difesa del risultato elettorale scarso ottenuto dal suo partito. "È miracoloso per Forza Italia essere ancora al 16%: pensate da quanto non vado in televisione, non vado in giro per il Paese, sono sempre qui ad Arcore" dice Un affondo anche contro Grillo "è stanco, io più in forma che mai, carico, convinto, impegnato, anche se me ne hanno fatte di tutti i colori".

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