"Non posso più astenermi dal
tornare in campo per dire come stanno le cose": così ha detto
Silvio Berlusconi da piazza san Fedele a Milano, dove l'ex premier è intervenuto al No Tax Day. Una "proposta choc" da parte del
leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi: "Per sei mesi le
compravendite sulla casa senza imposte". "La casa è qualcosa di sacro", tassarla "va contro la regola
aurea della crescita e del benessere". Ecco allora che la ricetta di
Berlusconi prevede "meno tasse sulla famiglia, meno tasse sulle
imprese, meno tasse sul lavoro", per ottenere l'equazione "uguale
più consumi, più produzione per le imprese, più posti di lavoro".Parlando alla manifestazione di Forza Italia, Berlusconi ha ribadito diversi punti del programma elettorale del 2013, ritenendoli più efficaci per creare lavoro del jobs act di Renzi. Fra le proposte, una graduale "riduzione in 3-4 anni fino all'abolizione dell'Irap", insieme alla"decontribuzione completa per 3 anni" per chi fa assunzioni atempo indeterminato. "Il jobs act non serve assolutamente a niente": ha aggiunto Berlusconi secondo il quale i vertici di Confindustria "non pensano che si potrà assumere un solo italiano in più".E ancora: per uscire dal tunnel della crisi economica occorre svalutare l'euro con un cambio "uno a uno" con il dollaro e l'immissione di "forte liquidità" per dare ossigeno alla crescita. Questa è l'unica ricetta che secondo Silvio Berlusconi può dare i risultati sperati. L'ex premier l'ha scandita nel corso della manifestazione.
L'affondo a Renzi. Poche ore prima, in collegamento telefonico con il "No tax day" di Roma il leader di Fi aveva attaccato a testa bassa il governo in carica e rivendicato per il suo partito un ruolo di primo piano. Il governo non è eletto ed ha una maggioranza rubata. Comincia così l'affondo di Silvio Berlusconi all'alleato-rivale Matteo Renzi. Messo nell'angolo dall'opposizione interna al suo partito, in particolare dal ruolo di Fitto che chiede un rinnovamento in Fi, scoraggiato dai risultati elettorali delle regionali, l'ex premier usa toni da campagna elettorale quasi più per riacquistare consensi all'interno del suo partito che per pungolare Renzi.
"Dobbiamo essere consapevoli che abbiamo
una grande responsabilità - spiega Berlusconi ai suoi -, perché siamo l'unica forza politica
liberale, equilibrata, con una formula per la crescita economia che
comincia dalla riduzione delle tasse per le famiglie, le imprese, il
lavoro: esattamente il contrario di quello che hanno fatto, e che si
continua a fare, questi tre governi non eletti dal popolo. che
sbagliano tutto, facendoci tornare al 13% di gente senza lavoro e con
un giovane su due senza occupazione". Poi una difesa del risultato elettorale scarso ottenuto dal suo partito. "È miracoloso per Forza Italia essere ancora al 16%: pensate da quanto non vado in televisione, non vado in giro per il Paese, sono sempre qui ad Arcore" dice
Un affondo anche contro Grillo "è stanco, io più in forma che mai, carico, convinto, impegnato, anche se me ne hanno fatte di tutti i colori".