martedì 14 agosto 2012
La Guardia di finanza ha controllato nelle due ultime settimane di traffico intenso 2.400 distributori. Sequestrate 53 tra colonnine e pistole erogatrici.
Tariffe, Cgia di Mestre: aumenti boom negli ultimi dieci anni
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​La Guardia di finanza ha controllato nelle due ultime settimane di traffico intenso 2.400 distributori stradali di carburante: sono state contestate 356 irregolarità. Lo riferisce un comunicato della Gdf. Nei casi più gravi sono stati denunciati 23 gestori, per frode in commercio, con il sequestro di 53 tra colonnine e pistole erogatrici che erogavano meno di quanto indicato. In particolare, due gestori, a Palermo, vendevano gasolio per autotrazione è risultato annacquato con sostanze chimiche di bassa qualità. A seguito dei controlli, fra l'altro, sono stati sequestrati in Liguria e in Sicilia 21.079 litri di prodotti petroliferi, insieme ai distributori (i contatori delle colonnine erano stati manomessi). Altri 132 gestori sono stati sanzionati per violazione alla disciplina sui prezzi e 18 gestori per la rimozione dei sigilli che assicurano il corretto e regolare funzionamento degli impianti. Negli altri casi, sono stati sanzionati dalla Gdf: 114 gestori, per violazione alla disciplina sui prezzi esposti, non corrispondenti a quanto indicato dalle colonnine dopo il rifornimento; 18 gestori per la rimozione dei sigilli che assicurano il corretto e regolare funzionamento degli impianti. In 197 casi è stata avviata la procedura per la revisione degli erogatori da parte dell'Ufficio Metrico della Camera di Commercio, che dovrà procedere ad una nuova taratura degli impianti.    Le frodi sui carburanti - precisa la Gdf - colpiscono non solo gli automobilisti, ma anche le casse dello Stato. Infatti, la miscelazione con prodotti petroliferi diversi, non soggetti a imposte e di minor costo, da un lato fornisce agli utenti un prodotto scadente quando non dannoso per la meccanica, dall'altro consente di creare "riserve occulte" di carburante venduto separatamente "in nero".
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