martedì 31 luglio 2018
Dopo l'aggressione di Daisy Osakue le prese di posizione del presidente della Cei e del presidente del Consiglio
Bassetti: «Basta alimentare le paure: il virus xenofobo può riemergere»
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"Gli episodi di violenza di queste settimane, che hanno di mira lo straniero in quanto tale, non possono essere in alcun modo giustificati né consentono alcuna sottovalutazione. Il razzismo è malattia endemica, riemerge come un virus mai sufficientemente domato: si scaglia contro immigrati, rom, ebrei... A ben vedere è il modo più sbagliato con cui curare la paura e l'ansia con cui facciamo i conti un po' tutti". Lo dice il cardinale Gualtiero Bassetti, 76 anni, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, a La Repubblica, poche ore dopo la notizia dell'aggressione subita dall'atleta azzurra di origini nigeriane, Daisy Osakue. "Sullo straniero - aggiunge - si scarica l'insoddisfazione per problemi che hanno altra natura e che facciamo fatica ad affrontare. Per questo, se non stiamo attenti, tutti rischiamo di diventare razzisti".
"Sono convinto - sottolinea il presidente della Cei - che tutti dovremmo abbassare i toni e le scorciatoie - specie quelle del pensiero - se vogliamo guardare in faccia la realtà e farcene davvero responsabili. Il rispetto non può mai venire meno: solo prendendo sul serio l'altro e le sue posizioni si potrà distinguere chi tra i politici o tra i giornalisti alimenta la paura e chi, invece, ha bisogno di risposte a problemi quotidiani. Rispetto a questi ultimi, poi, non serve nemmeno scomodare la pietà: basterebbe una sana ragione e una corretta conoscenza dei fenomeni".

Anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è intervenuto sul caso dell'aggressione all'atleta italiana: "Ho avuto una chiamata con Daisy. Da stamattina cercavamo di metterci in contatto. Le ho voluto esprimere solidarietà. È un episodio inqualificabile - ha affermato Conte - le ho augurato di poter prendere subito gli allenamenti e le ho augurato un futuro radioso". E sulla possibilità che si sia trattato di un gesto razzista tiene a precisare: "Fermo restando che come lei stessa mi ha riferito non sembrerebbe esserci una matrice razzista, chi ha compiuto questo gesto non ha fatto dichiarazioni di tipo razzista".

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