sabato 15 ottobre 2022
«Dopo quasi tre mesi ancora troppe zone d'ombra». A Roma manifestazione in Campidoglio di solidarietà per Il 36 enne precipitato dalla finestra della sua casa durante un irrituale controllo di polizia
 Verità per Hasib: fiaccolata per il rom caduto dalla finestra
COMMENTA E CONDIVIDI

Verità e giustizia per Hasib Omerovic, il 36 enne sordo dalla nascita precipitato dalla finestra il 25 luglio durante un irrituale controllo di polizia a casa sua a Roma, a Primavalle (la procura ha accertato che gli agenti non avevano nessun mandato del tribunale) e ancora ricoverato al Gemelli. A chiederlo con una fiaccolata in Campidoglio stasera è stata l’Associazione 21 luglio con altre dodici organizzazioni: A buon diritto, Amnesty International,Cild, Cittadinanza attiva, Community Organizing, Errc (European roma rights centre), Forum Terzo Settore Lazio, Lunaria, Nonna Roma, Officine civiche, Popìca, Ucri.

«Abbiamo fatto questa fiaccolata per chiedere verità su Hasib - dichiara Carlo Stasolla, portavoce dell'Associazione 21 luglio - una verità che tarda ad arrivare, malgrado siano passati quasi tre mesi dall'accaduto. Ci sono diverse zone d'ombra su questa vicenda, a partire dal fatto che l'appartamento è stato sequestrato solo due mesi dopo, che non è stata sentita dal pubblico ministero l'unica testimone oculare, cioè la sorella di Hasib, e che sono stati consegnati ai genitori dei vestiti diversi da quelli che indossava Hasib indossava al momento della caduta».

Questi, secondo l'Associazione 21 luglio, «sono tre dei tanti punti oscuri della vicenda. Con questa fiaccolata vogliamo accendere una luce e chiedere la verità. La società civile - aggiunge Carlo Stasolla - si è unita a questa richiesta, tante le associazioni che hanno aderito per chiedere che si faccia chiarezza sulla vicenda di Hasib, un ragazzo che nella sua vita è partito svantaggiato, perché la sua famiglia è in condizioni di povertà, perché è sordo, perché è rom. Non sappiamo se è anche per questo che la verità tarda ad arrivare. Oggi dal Campidoglio abbiamo voluto mandare un abbraccio alla famiglia Omerovic e dire alla città che presidieremo perché la verità venga alla luce».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: