Periferie che accolgono altre periferie. La Chiesa di Palermo offre quello che ha di più caro e prezioso per accogliere centinaia di migranti, che portano sul corpo e nell’anima i segni della paura, del dolore, del naufragio. Nella parrocchia di San Giovanni Maria Vianney Curato d’Ars, a Falsomiele,
don Sergio Mattaliano e i volontari hanno svuotato l’aula liturgica dalle panche e l’hanno riempita di letti, così come il salone e le stanze del piano terra: 225 ragazzi africani hanno trovato rifugio sotto le braccia del crocifisso. Lo stesso ha fatto
don Maurizio Francoforte con 25 giovani migranti nella sede storica del Centro Padre Nostro, a Brancaccio, fondato dal beato don Pino Puglisi. Altri 200 ragazzi sono andati nei locali annessi alla parrocchia Santissima Maria Consolatrice, al Villaggio Ruffini, e un centinaio nei centri Santa Rosalia e San Carlo della Caritas.
Qui sotto, i migranti ospitati nei locali della chiesa di Falsomiele (Foto Petyx, Palermo)Qui sotto, i migranti ospitati nella chiesa di San Carlo, sede della Caritas (Foto Petyx, Palermo)