Difficile credere che il direttore artistico Marco Müller, vedendo
Box Office 3D - Il film dei film di Ezio Greggio, si sia divertito al punto da invitare il film alla Mostra del Cinema di Venezia, anzi, per la precisione Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, offrendogli addirittura la pre-apertura nella Sala Grande del Lido appena restaurata. È davvero difficile crederlo perché neppure il pubblico, entrato con i biglietti omaggio distribuiti dai giornali locali, rideva. Il gelo era evidente in sala, tant’è che la corposissima delegazione del film si è spellata le mani applaudendo spesso a scena aperta pur di riscaldare un po’ il clima e coprire l’imbarazzo. Certo, c’è chi alla fine si è fermato ad applaudire cast e regista, ma la maggior parte degli spettatori sono usciti scuotendo la testa. E non parliamo certo di spocchiosi e prevenuti addetti ai lavori. Resta dunque il mistero di questa falsa partenza. C’è voglia di ridere, come dice Greggio? Desiderio di alleggerire il clima cupo che tanti film difficili promettono? Può darsi, ma a Cannes dopo giorni di temi decisamente impegnativi, sono arrivate le risate di Le Havre di Kaurismaki e quelle de L’artista di Michael Hazanavicius, che il cinema sono stati davvero capaci di celebrarlo. Finché c’è cinema c’è parodia e c’è risata, dice Greggio alla fine del film, ma di risate davvero non se ne sono sentite, con buona pace del regista, interprete e produttore, convinto di avere tutto il diritto di precedere George Clooney, in laguna da ieri pomeriggio, sul tappeto rosso dell’inaugurazione ufficiale. «Chi ama il cinema spiritoso – ha detto Greggio prima della proiezione – non sarà deluso. Io sono onorato di entrare dalla porta principale. Non ho avuto raccomandazioni politiche, se sono qui è perché credo di aver fatto un bel film, un 3D che non ti aspetti, che tecnicamente non ha nulla da invidiare a certe fetecchie americane». Continua il conduttore di Striscia la notizia: «La selezione a Venezia arriva sulla scia del grande rinnovato interesse per la commedia all’italiana, non ci vedo nessuna anomalia».Eppure con la commedia all’italiana
Box Office 3D c’entra davvero poco. Il film, scritto con Marco Martani, Fausto Brizzi, Rudy Deluca e Steve Haberman (Moviemax lo distribuisce dal 9 settembre), colleziona parodie del film americani più celebri, da
Il signore degli anelli a
Harry Potter, da
Il gladiatore ad
Avatar, da
Il codice da Vinci a
Twilight . Ma le gag sono goffe, stonate, la recitazione sciatta, le battute prevedibili, spesso volgari, nonostante Greggio, tornato alla regia dopo 12 anni, si affanni a ripetere «che si tratta di un film per famiglie». Niente di più lontano dalla realtà. Oggi il thriller politico diretto e interpretato da Clooney,
Le idi di marzo, riporterà il cinema al Lido, con l’attore nei panni di un candidato alle primarie in Ohio che viene coinvolto in uno scandalo politico insieme al suo addetto stampa Ryan Gosling. Nel cast anche Philip Seymour Hoffman, Evan Rachel Wood e Marisa Tomei. La serata avrà inizio alle 19 con madrina Vittoria Puccini e la diretta tv su Rai Movie. E che il Festival abbia finalmente inizio.