Quattro anni fa a Londra era finita con una lacrima per quel quarto posto sfortunato e rabbioso. Stavolta sono solo sorrisi. “Mi sono tolta un peso – spiega Tania – e ora mi sento leggera. Da questo momento in poi mi godrò ogni tuffo,
non ho più nulla da perdere…". Anche quando il 12 agosto tornerà in piscina per la sua gara individuale, altri tre metri per
salutare le Olimpiadi. Una medaglia per lei inseguita per 16 anni, e arrivata all’ultima chiamata. "Ci siamo ringraziate subito, perchè quello che
abbiamo raggiunto è il frutto del lavoro e dei sacrifici
condivisi", racconta l’altra metà, Francesca. "Il destino ci ha portato fin qui: era scritto che questa medaglia dovesse arrivare". Anche dopo il quarto tuffo in cui sono finite in
acqua poco sincronizzate e che le ha fatte tremare di nuovo come
a Londra quattro anni fa.
Nella
piscina scoperta del centro Maria Lenk, sotto un cielo scuro e con il vento che aveva spazzato tutto il giorno il parco olimpico di Barra, le due signore dei tuffi sono state
sempre state dietro alle imprendibili cinesi, il duo Shi Tingmao e Wu
Minxia, volato verso l’oro senza una sbavatura: 345.60 il punteggio delle asiatiche in costume rosso,
313.83 quello delle azzurre, e poi le australiane Keeney-Smith, tenute a distanza dalle azzurre.
Le due amiche per la pelle - Francesca sara’ testimone
di nozze di Tania il 24 settembre, quando la bolzanina sposerà all’Isola d’Elba il suo Stefano - subito seconde con i due salti obbligatori (indietro a carpiato) hanno staccato il Canada di dieci punti. Nel terzo tuffo qualche sbavatura, il doppio e mezzo avanti con
avvitamento non esce pulitissimo. Ma la classifica non cambia, con le cinesi che sembrano arrivate dal pianeta Marte sempre avanti. Nemmeno il quarto salto, il triplo e mezzo avanti è da incorniciare (66.03 il punteggio). Anzi. Poco
sincronizzate e con un ingresso un po’ largo, soprattutto di
Tania. Ma non basta per guastare la festa che esplode nel quinto
e ultimo salto, un doppio e mezzo rovesciato carpiato, da 74.70
punti.
Poi c’è spazio solo per l’abbracci, lunghissimo, delle due signore del trampolino, quella
stretta attesa da anni fatti di lacrime e caviglie doloranti, di
gioia e podi condivisi. Da otto anni sempre insieme: sette
titoli europei vinti (da Torino a Londra qualche mese fa) e poi
un bronzo e un argento mondiale. Ora un argento olimpico che vale tutta
una vita. Francesca e Tania si stringono, si abbracciano,
piangono e ridono: perchè da quel trampolino per due, da quei
tre metri, si è finalmente chiusa una storia, si è allacciato un appuntamento a lungo rinviato, si è completata una simbiosi. Bagnata e vincente.