Piccoli tifosi crescono: un kit per i piccoli nati all'ospedale di Terni
La quota diecimila è stata sfondata in pochissimi giorni e la società suo malgrado, dovrà frenare la corsa ai botteghini, perché per legge deve lasciare liberi alcuni posti per ospiti, accrediti e libera vendita, ma la sfida è già vinta. Tutto può dire di Stefano Bandecchi, presidente della Ternana Calcio e patron dell’Università Niccolò Cusano, tranne che non sappia come far parlare di sé. Una stagione miserrima, nella quale ha sfiorato i dilettanti ed è passato dal ‘faccio tutto’ al ‘vendo tutto’ e ritorno in una sola settimana e un’idea in testa: riportare la gente allo stadio nonostante tutto. Quella stessa gente che a gennaio l’ha contestato e fischiato per i mancati risultati di una squadra costruita per fare sfracelli e che invece non s’è sfracellata solo per un pelo. “Tifosi venite a sostenerci, la squadra ha bisogno di voi”: l’aveva detto più volte, ma il pubblico aveva risposto in senso opposto e così ecco l’idea geniale: vendere gli abbonamenti a prezzi stracciati, 5 euro per le curve, 8 per i distinti e 10 per la tribuna. Per tutte le partite. Diecimila. Era un chiodo fisso, non solo del manager livornese, ma anche del rinato Centro di Coordinamento Clubs e la gente di Terni ha risposto assalendo i botteghini e in appena quattro giorni (prelazioni escluse), ecco la cifra tonda. Mai vista, per inciso, da quelle parti, nemmeno ai tempi della serie A.
“Ho deciso di farlo per dare un segnale alla città, perché noi in questa città vogliamo mettere radici”, aveva detto in sede di presentazione del progetto. E sullo stesso filone si inserisce l’altra iniziativa, che Bandecchi ha fatto propria raccogliendo la proposta di uno dei gruppi del tifo organizzato: regalare ad ogni neonato che nasce all’ospedale di Terni un kit rossoverde composto da bavaglino, body, orsetto tutti rigorosamente marchiati di rossoverde, oltre ad una maglietta della Ternana formato neonato, personalizzabile presso lo store ufficiale. Il primo kit è già stato consegnato. Sarà pure soltanto marketing, o se preferite, “Operazione simpatia”, per cancellare l’annus horribilis calcistico, ma intanto sembra aver funzionato: molte di quelle persone che mesi fa ne chiedevano la testa oggi hanno la tessera per l’intera stagione in mano. “Siamo riusciti nell’obiettivo di far sottoscrivere gli abbonamenti, ora sta a noi far sì che questa gente rimanga e continui a venire allo stadio”, ha detto nei giorni scorsi il vice presidente, l’ex arbitro internazionale Paolo Tagliavento. Un chiaro riferimento alla squadra ed ai risultati mancanti.
Nel frattempo, Bandecchi si prepara a far sbarcare a Terni anche il suo ateneo: sarà ospitato in un’area di 750 metri quadrati all’interno dell’Istituto Leonino, la scuola cattolica all’interno del cui stabile, al terzo piano, si trova la sede della società. Dove sta prendendo forma anche un vero e proprio campus stile Juventus per il settore giovanile: 26 camere doppie griffate rossoverde, una foresteria, un auditorium, un bar e dei tutor a disposizione dei giovani calciatori che verranno da fuori, per seguirli negli studi. Ed in attesa di ‘Ternanello’, che per adesso è una idea e poco altro e di prendersi lo stadio Liberati, per arrivare all’acquisto del quale c’è una procedura lunga e complessa, è appena nata anche l’Academy, destinata ad esportare il ‘brand’ Ternana in giro per l’Italia. Il resto, cioè riportare la squadra in B, dovrà farlo la squadra, affidata di nuovo a Fabio Gallo, che la società ha riconfermato nel momento più basso della stagione. Intanto, la prima parte del lavoro, l’ha fatto la squadra Berretti di Ferruccio Mariani, che venerdì ha sfiorato lo Scudetto, perdendo al 90' con la Virtus Entella. A Luglio il gruppo andrà per intero in ritiro a Cascia con i grandi.