Gli asteroidi troiani sono controllati dal campo gravitazionale di Giove e del Sole - Archivio
Primo rendez-vous con sorpresa per la missione Lucy della Nasa. Durante il sorvolo ravvicinato dell'asteroide Dinkinesh nella fascia principale tra Marte e Giove, la sonda ha scoperto che quello che sembrava essere un unico corpo celeste è in realtà un sistema binario, composto da un asteroide maggiore largo 790 metri e un compagno di circa 220 metri. Un risultato davvero inatteso per quello che doveva essere soltanto un test di collaudo, come spiegano gli esperti della Nasa. Un collaudo appunto appunto che ha permesso di confermare il corretto funzionamento del sistema di tracciamento autonomo in volo degli asteroidi, che appunto era il vero obiettivo dell'avvicinamento a Dinkinesh.
La sonda Lucy è stata lanciata da Cape Canaveral nell'ottobre del 2021 con l'obiettivo di raggiungere e studiare gli asteroidi troiani di Giove, che molti ritengono essere i resti dei materiali che hanno costituito i pianeti giganti del Sistema Solare. Non solo, la missione è anche l'occasione per raccogliere nuove informazione sulla loro dinamica. Gli asteroidi infatti sono “controllati” dal campo gravitazionale di Giove, insieme a quello del Sole. Ecco perché da un punto di vista della fisica matematica è interessante: i “pianetini” infatti sono situati proprio in corrispondenza di alcuni punti di equilibrio del sistema gravitazionale Sole-Giove, ovvero i punti di Lagrange.
Il viaggio, particolarmente lungo, prevede una serie di tappe intermedie che permetteranno a Lucy di affinare sempre più i suoi strumenti scientifici di bordo. Il primo di questi appuntamenti è scattato lo scorso 1 novembre, con il sorvolo ravvicinato del piccolo asteroide Dinkinesh. Il suo nome in lingua amarica significa “meraviglia”, proprio come quella che ha suscitato nei tecnici della missione che lo avevano messo nel mirino. Nelle settimane precedenti, il team aveva iniziato a sospettare che Dinkinesh fosse un sistema binario, perché gli strumenti della sonda avevano rilevato che la sua luminosità cambiava nel tempo. Le prime immagini ravvicinate hanno poi fugato ogni dubbio: dalle analisi preliminari è emerso che si tratta a tutti gli effetti di un sistema binario composto da un corpo maggiore largo fino a 790 metri e un corpo minore di 220 metri.
"Sapevamo che questo sarebbe stato il più piccolo asteroide della fascia principale mai visto da vicino. Il fatto che siano due - afferma Keith Noll del Goddard Space Flight Center della Nasa - lo rende ancora più emozionante. In un certo senso questi asteroidi sembrano simili agli asteroidi binari Didymos e Dimorphos visti da Dart, ma ci sono alcune differenze davvero interessanti che esamineremo". Il prossimo incontro ravvicinato per Lucy è previsto nel 2025 con l'asteroide della fascia principale Donaldjohanson. Nel 2027, invece, comincerà l'esplorazione degli asteroidi troiani di Giove.