L'area Gammdome - Cortesia Ufficio stampa
Un viaggio alle origini dei videogiochi, anche per capire come questo aspetto della tecnologia, in poco tempo, ha contributo a cambiare la società e le relazioni tra le persone. Questo percorso di esplorazione è possibile farlo a Roma, da quando all'interno di un palazzo storico dell'800 nel centro della Capitale, hanno trovato spazio più di 120 schermi e oltre 60 metri di "americane" (particolari strutture utilizzate nell'allestimento scenico delle arti performative, come concerti, rappresentazioni teatrali e altro ancora). Il tutto a uno sguardo poco attento potrebbe non dire nulla ma, messi insieme, questi elementi danno vita alla più grande esperienza immersiva legata al mondo dei videogiochi che si sia mai vista in Italia. Questo è infatti il "Gamm - Game Museum", il museo del videogioco più grande d'Italia che ha appena aperto le sue porte a pochi passi da Piazza della Repubblica, nella Capitale. Storia del videogioco, nozioni di sviluppo informatico e idee si fondono così in un percorso appassionante che racconta dell'evoluzione che ha avuto questo particolare settore dell'informatica e dell'elettronica. L'altra cosa evidente, è il capire come lo scorrere del tempo nella tecnologia, rispetto ad altri settori, avvenga in modo incredibilmente veloce.
"Da sempre, Roma è stata la culla del nostro patrimonio artistico e culturale. Oggi, con Gamm, la città si apre a una nuova tipologia di cultura, celebrando il videogioco come forma d'arte interattiva. Un museo che non si limita a esporre console e videogiochi, ma che offre un'esperienza immersiva attraverso la storia, la tecnologia e il gameplay delle opere interattive", ha spiegato Marco Accordi Rickards, direttore del Museo e co-fondatore di Kabuto. "Famiglie, scuole, appassionati e semplici curiosi: il nostro museo - gli fa eco Luisa Bixio, co fondatrice di Kabuto - è uno spazio aperto a tutti coloro che desiderano esplorare l'universo dei videogiochi. Un'occasione unica per scoprire come questa forma d'arte abbia influenzato la nostra cultura e la nostra società".
Gamm ha origine nasce dalla storia di successo di Vigamus - Il Museo del Videogioco di Roma, che dal 2012 ha registrato oltre due milioni di visitatori da tutto il mondo. Gamm è gestito da Kabuto, start-up nata da una squadra di professionisti con oltre 25 anni di esperienza nel settore. Aperto 7 giorni su 7 in una location di circa 700mq - suddivisa su due livelli - Gamm ha trovato appunto la sua casa all'interno di un edificio romano ottocentesco. Al suo interno, c'è un'unica regia che comunica con oltre 120 schermi tra monitor, postazioni di gioco, totem interattivi e ledwall - installati all'interno di un percorso immersivo di oltre 60 metri di americane che si chiama GAMMDome. Secondo i curatori è "una perfetta fusione tra patrimonio architettonico e innovazione tecnologica che offre un viaggio immersivo e interattivo nel mondo del videogioco, coniugando contenuti digitali all'avanguardia con una collezione di pezzi unici di grande valore e, al tempo stesso, promuovendo il medium interattivo come forma culturale d'arte e di espressione".