Sinner dopo la vittoria su Rune - ANSA
A Torino è ripartito il “Sinner Express”. Risolta anche la pratica Rune, nonostante i problemi alla schiena accusati dopo un dritto nel secondo set. 6-2 5-7 6-4 il punteggio a favore dell’italiano.
Alla vigilia si parlava di un possibile “biscotto”: Jannik, già qualificato per la semifinale di sabato – dicevano- non avrebbe avuto grandi motivazioni di battere Rune. Ieri pomeriggio, infatti, Hurkacz è riuscito a strappare un set a Djokovic e ha permesso a Sinner di superare il girone addirittura prima di giocare. Con una sconfitta contro il danese, per altro, l’italiano avrebbe fatto fuori il numero uno del mondo dal girone e avrebbe evitato di incontrarlo in una eventuale finale. Calcoli da bar, non di certo per Jannik. Sceso in campo stasera con la determinazione dei grandi. Voleva vincere e vendicarsi della sconfitta a Montecarlo. E l’ha fatto, aggiungendo anche gli interessi.
Nel primo set è un uragano di tennis. È incontenibile, gioca a un’intensità tale che quasi si fa fatica a seguirlo dagli spalti. Figuriamoci dal campo. E Rune infatti è spaesato. Non riesce a sostenere il ritmo, né tantomeno sfruttarlo a suo favore. Il primo break arriva subito nel primo game con due passanti da urlo. Prima scintilla della serata che accende il Pala Alpitour a chiazze arancioni. Il secondo è subito servito nel terzo gioco. Risultato: 6-2.
Nel secondo set Rune prova ad alzare i giri, complice anche un problema alla schiena accusato dall’italiano sul 4-4. La prima palla break per il danese arriva nel quinto game. Annullata, vedi un po’, da un servizio vincente. E poi attacco lungo linea e volée vincente per mettersi al sicuro. Ormai quasi un marchio di fabbrica. Rune continua a spingere, ma Sinner resiste, aizza il pubblico con recuperi in spaccata, un pallonetto delizioso e due volée da manuale nel decimo game. La prima di puro riflesso di dritto, la seconda di fino, smorzata con il rovescio. Per un attimo si è quasi rivisto Panatta in campo. L’incontro e la benedizione di ieri stanno già cominciando a dare i propri frutti.
Nel dodicesimo game primo vero momento di difficoltà. Tre errori di rovescio portano Rune a 3 set point. I primi due vengono annullati con due dritti vincenti, ma sul terzo il danese non trema e conquista il secondo set per 7-5.
Nel terzo set negli occhi di tutti c’è apprensione per la condizione fisica di Sinner. Non sembra essere al top, ma continua a giocare. Il linguaggio del corpo trasmette comunque buoni segnali. È sicuramente dentro la partita, ma manca di brillantezza. Si muove con più fatica, soprattutto quando deve piegarsi sulle palle più basse. Soffre, annulla palle break, anche con l’aiuto di Rune che non approfitta del momento di difficoltà dell’italiano.
Nel nono game la svolta inattesa, tre palle break per Sinner. Jannik non sfrutta le prime due, ma la terza è quella buona. Attacco con il dritto a sventaglio e giù a rete contro tempo a colpire una demi volée di rovescio che fa saltare in piedi tutto l’impianto. Anzi, tutta Italia. Lampo di genio. 5-4 per Sinner e servizio per chiudere l’incontro senza tremare. Un’altra partita sulle montagne russe. Un’altra vittoria. Appuntamento, schiena permettendo, a sabato per la semifinale, dove l'altoatesino approda da primo nel girone (Djokovic passa anche lui, ma è secondo) e affronterà il secondo dell'altro raggruppamento.