lunedì 31 marzo 2014
La Juve non passa a Napoli: i gol di Callejon e Mertens interrompono l'imbattibilità bianconera. Bene Roma, Verona e Lazio. Stasera Udinese-Catania e Livorno-Inter.
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Sempre prima la Juve di Conte. Ma non invincibile, soprattutto quando non è al meglio e affronta un avversario motivato e fisicamente strariparte. È il breve riassunto della domenica di campionato che ha visto la Juventus perdere per la prima volta dopo 22 giornate di risultati utili consecutivi. Il Napoli le ha inflitto il secondo ko della stagione in campionato, dopo quello assai cocente subita a Firenze. Lo spettacolare posticipo del San Paolo è stato deciso dalle reti, una per tempo, di Callejon e Mertens. Buffon ha evitato un passivo ancor più cospicuo, confermandosi in forma Mondiale con una serie d'interventi di alta classe e straordinaria efficacia. La Roma non si fa distrarre dal caldo e dal cambio d'orario, restando così a -11: col decimo gol di Destro e il primo di Bastos, i giallorossi vincono senza strafare in casa del Sassuolo e proseguono senza problemi la corsa per blindare il secondo posto. Rudi Garcia fa giocare solo 10' a Totti pensando al recupero di mercoledì col Parma, ma la compattezza della difesa, la forza d'urto di Nainggolan e il ritorno stabile di Destro al gol fanno la differenza contro un Sassuolo al solito volenteroso ma poco concreto. Per l'attaccante è il quarto gol di fila, il decimo stagionale e un nuovo segnale per Prandelli. Il Sassuolo reclama per un rigore prima concesso e poi revocato su una caduta di Sansone senza fallo di Benatia: Rizzoli ha avuto una segnalazione sbagliata dall'arbitro addizionale, poi il guardalinee ha corretto il tiro, ma il caos in campo è stato totale. La Roma ha sempre fame di successi: non è un caso che le due reti siano scaturite dalla tenace riconquista del pallone di Nainggolan e Taddei. La squadra di Garcia mercoledì recupera contro il Parma, sconfitto in una partita rocambolesca che la Lazio vince 3-2 grazie a una zampata di Candreva, dopo una papera colossale di Marchetti, riportandosi in zona Europa League di fronte a pochi tifosi per la consueta contestazione a Lotito. Tra Samp e Fiorentina un pari senza gol con molte emozioni e una traversa spettacolare di Vargas. Torna al successo dopo un mese infernale il Verona che stende in dieci il Genoa 3-0 con doppietta di Toni. Sale anche il Torino che regola 2-1 un Cagliari che si sveglia solo all'inizio della ripresa. Si fa sempre più intrigante la corsa ai posti in Europa League. La Fiorentina è favorita anche perchè è in finale di Coppa Italia: a parte l'Inter, partecipano alla volata Parma, Atalanta, Lazio e sperano di rientrare Verona, Milan, Torino e Sampdoria. La Lazio con le unghie strappa un successo basilare contro un Parma distratto in difesa ma che poi fallisce anche ottime occasioni: Lulic, Biabiany, Klose, il pastrocchio Ciani-Marchetti e la puntata di Candreva disegnano una gara divertente, la prima delle due in pochi giorni all'Olimpico per il Parma. La Fiorentina sconta anche la crisi del gol di Matri e la Samp non sfrutta le sue occasioni. Dopo un mese torna al gol il Verona che sfrutta la vena sempreverde di Toni, giunto al 15° gol. Alessio Cerci assoluto protagonista del successo del Torino sul Cagliari: un assist per El Kaddouri e una rete personale riescono a far dimenticare anche l'assenza di Immobile. In coda sconfitta pesante per il Sassuolo, sarà dura recuperare i punti che lo separano dal quart'ultimo posto. Oggi gli ultimi due postici della giornata, Udinese-Catania (ore 19) e Livorno-Inter (ore 21).
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