giovedì 12 maggio 2016
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In Italia oltre 1 milione di bambini e adolescenti vive in povertà assoluta. C’è anche, ugualmente drammatica, un’altra povertà: quella educativa, che li priva della possibilità di costruirsi un futuro. O anche solo di sognarlo. Per questo Save The Children, l’Organizzazione dedicata dal 1919 a salvare la vita dei bambini in pericolo e a tutelare i loro diritti, e con essa il Csi rilancia la Campagna “Illuminiamo il futuro”, per contrastare l’inadeguata offerta di servizi e opportunità educative e formative che consentano ai minori di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni. Fino al 15 maggio è attiva l’iniziativa “7 Giorni per il Futuro”, una settimana di eventi in tutto il Paese per dare ai bambini e agli adolescenti che vivono in povertà in Italia (Sicilia, Campania, Puglia, Calabria e Molise ai primi posti per povertà educativa) educazione, opportunità e speranza con circa 400 iniziative in tutte le regioni promosse da associazioni, enti e realtà territoriali, insieme per diventare “comunità educante”. Il Csi Latina ad esempio da ieri fino a sabato ha in programma diversi eventi per la campagna ad Aprilia, Scauri, Pontinia, Gaeta e Formia. Anche il Csi Modena ha in calendario due appuntamenti nel prossimo week end. Continua a crescere la rete dei Punti Luce di Save the Children sul territorio italiano, ai 16 già esistenti – tra cui quello del Csi Catania, nel cuore del quartiere S. Giovanni Galerno, dove ragazzi tra 6 e 16 anni gratuitamente dopo la scuola partecipano ai laboratori di musica, danza, lingue, teatro, informatica supporto scolastico, oltre a diversi corsi di attività motorie e sportive – si vanno ad aggiungere quello di L’Aquila e tra qualche settimana a Potenza. «Entro la fine del prossimo anno puntiamo ad aprirne altri, fino al numero massimo di 30 – ha spiegato in conferenza stampa Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children –. I Punti luce come offerta minima danno aiuto scolastico, innescando numerose attività che fanno da stimolo al ragazzo, dalla musica allo sport, al teatro, al disegno, a qualsiasi altra disciplina o arte che può essere da pungolo per un ragazzo. La scuola è essenziale ma non è tutto in un percorso di crescita. Ci sono ragazzi che non provano emozioni. La nostra filosofia è che se come persona in qualcosa riesci, hai attitudini, doti, unisci la tua felicità nel compiere quelle azioni, analogicamente riesci a spostare queste esperienze in altre. Se non hai un minimo successo nella vita parti sempre un po’ perdente, impaurito. Con i “punti luce” cerchiamo dunque di trovare il punto giusto per ottenere la massima resilienza in qualsiasi ragazzo. Fra i tre obiettivi che la campagna Illuminiamo il Futuro si è proposta di perseguire entro il 2030 c’è quello necessario di creare delle vere e proprie comunità educanti. Per questo abbiamo coinvolto attorno a questo obiettivo un movimento ampio di associazioni, enti, persone. Il Governo infine ha stanziato 100 milioni di euro annui da dedicare a questo tema. Spero proprio e chiedo attenzione alla possibilità che non vadano sprecati».
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