Paola Turci sul red carpet sanremese (Ansa/Ettore Ferrari)
È una Paola Turci “nuova, piena di entusiasmo e consapevolezza” quella che si presenta stasera all’Ariston in gara dopo 16 anni. In mezzo un grave incidente di cui porta le cicatrici sul volto che, se possibile, è divenuto ancora più bello. E con cui la cantautrice ha fatto pace raccontandosi in un libro che poi è diventato un monologo teatrale, Mi amerò lo stesso. “Un libro che ho scritto per la voglia di confessare le mie debolezze e i miei limiti. Dopodiché qualcosa è scattato” ha detto oggi in sala stampa la Turci. Fatti bella per te, in gara a Sanremo, è la continuazione di un percorso, ed è un invito a ogni donna a ritrovare fiducia in se stessa. “Io non lancio messaggi, ma penso che la canzone contenga sempre un messaggio. Il bello è che questa canzone la canto per me stessa, e mi fa sentire più tranquilla e più forte”.
Paola sembra più dura di quello che è, ma con la grinta ritrovata spera di dare un po’ di coraggio a donne (e non solo) che troppo spesso si sentono inadeguate. “Siamo in balia del giudizio degli altri, diventiamo sempre più fragili – aggiunge -. Ieri ho ascoltato sul palco la storia della ragazza che si è buttata dal balcone. L’insicurezza che ci coglie, ti destabilizza e ti rende vittima. Mi auguro che questo non accada più. Spero che si anteponga il giudizio personale su se stessi e che diventi solido, per far fronte ai troppi giudizi superficiali che circolano anche sul web”.
Fiera di essere la portavoce di un cantautorato al femminile “in cui vedo nuovi fermenti”, la Turci sta lavorando a un nuovo album “dove ho voglia di cantare tutta la mia nuova forza e gioia”. Il disco uscirà il 31 marzo e si intitolerà Il secondo cuore, ispirato a un testo di Enzo Avitabile scritto per lei e da lei musicato. “Il secondo cuore è il luogo più bello, quello dell’inconscio, della purezza e della creatività” dice spalancando un sorriso tra le mimose. Bentornata, Paola.