La Roma del capocannoniere Edin Dzeko (7 gol in campionato) fa la voce grossa a Fuorigrotta e batte (1-3) un Napoli più bello che possente, che non perdeva in casa dal 31 maggio 2015 con la Lazio (2-4). Un balzo in avanti per i giallorossi di Luciano Spalletti, un colpo al morale, alla classifica per i ragazzi di Maurizio Sarri. Sconfitti ancora. Al secondo tracollo di fila dopo il crollo di Bergamo contro l'Atalanta.Vince la Roma più compatta e concreta, non convince per niente il Napoli. Che corre, verticalizza, attacca, ma non capitalizza. E soprattutto non cura, come dovrebbe, la fase difensiva. La Roma, reduce dai 3 punti con l'Inter, espugna il San Paolo con un Dzeko in formato "meraviglia". Autore dei suoi primi gol fuori casa. E lo fa anche con Salah, che chiude la sfida sul 3-1 a cinque dalla fine, dopo il gol di Koulibaly che aveva riacceso l'ottimismo partenopeo. E ora, al secondo posto (+ 2 dai campani), c'è la squadra di Spalletti. In attesa dei risultati di Lazio, Chievo e Milan.Il netto successo giallorosso, costruito sfruttando la velocità di Salah e la grande redditività di Dzeko, ridimensiona (per ora) gli azzurri di Sarri. A cui era stato assegnato quel ruolo di 'anti-Juve' che ora traballa, non è più uno status raggiunto, garantito. Il trend partenopeo è in discesa. Senza l'infortunato Milik aumentano le incertezze in fase conclusiva, lo spaesato Gabbiadini di oggi non sembra poter essere il sostituto ideale.La Roma, invece, ha pensato, agito da 'grande'. Ha sofferto senza essere dominata. Ha atteso l'avversario con una difesa organizzata, l'ha colpito nelle sue smanie offensive. La vittoria, la nuova prospettiva giallorossa, il decollo di Dzeko. La squadra di Spalletti, che a fine gara ha punzecchiato il bomber ("Da lui mi aspetto più veleno, più cattiveria agonistica") sale al secondo posto aspettando il risultato della Juve. Una candidatura vera e credibile ad un ruolo da protagonista nella lotta-scudetto.