Alberto Angela con il suo
Ulisse – Il piacere della scoperta di Raitre è il più amato dagli italiani che guardano la tv di stato, mentre il trasgressivo
Blob di Raitre ha fatto il suo tempo e si piazza come fanalino di coda. Un bell’8,2 (proprio come a scuola) alla divulgazione culturale, appena la sufficienza con 6,1 per la satira. Questo risulta dalla classifica stilata dal Qualitel, il sistema voluto dalla Rai per valutare la percezione degli utenti del servizio pubblico in merito ai singoli programmi. Qualitel è nato nel 2009, previsto dal Contratto Nazionale di Servizio Rai, ed è stato voluto per misurare la qualità su una scala da 1 a 10. Quello, insomma, che una volta veniva definito “l’indice di gradimento”, soppiantato con l’avvento della tv commerciale dall’Auditel, sistema statistico ad uso degli investitori pubblicitari. Però, dato che di soldi non ne girano, del Qualitel non si parla quasi mai e vien da domandarsi se davvero in Rai ne tengano conto. In realtà, però, con l’incombere della riforma del servizio pubblico in cui la parola “qualità” ritorna a ogni pié sospinto, e soprattutto nell’ottica della nascita di una rete senza pubblicità, il Qualitel potrebbe assumere finalmente un ruolo più decisivo anche nelle scelte editoriali. Anche perché il confronto fra Qualitel e Auditel mostra dati molto segmentati, dove alcuni programmi di nicchia per numero di ascoltatori hanno invece un indice di gradimento altissimo. Non a caso il genere
Cultura è il più amato con voto 7,8 e anche il gradimento dei canali tematici è cresciuto al 7,6. L’indice di qualità della programmazione televisiva Rai per l’autunno 2014, pari a 7,5, è comunque in crescita (+ 0,1) rispetto a quello della precedente primavera. Le rilevazioni vengono effettuate periodicamente dall’Istituto Piepoli. L’ultima indagine, in particolare, è stata condotta nel mese di novembre 2014 (sulla programmazione del periodo ottobre-novembre) presso 320 comuni distribuiti su tutto il territorio nazionale attraverso l’effettuazione di 7.054 interviste faccia a faccia, a casa e con l’aiuto di un computer, a un campione rappresentativo di italiani aventi almeno 14 anni che vedono la televisione due o volte più alla settimana nelle diverse fasce orarie. A fare testo per il Qualitel sono i telespettatori che già seguono un determinato programma. I programmi analizzati sono stati raggruppati in 5 macrogeneri: informazione, intrattenimento, cultura, fiction-film-serie televisive, sport. Il gradimento del genere
Informazione è allineato alla media generale della programmazione generalista (7,4) e vede una lieve superiorità di Raitre. In testa, con un indice pari a 8, c’è infatti
Elisir, la trasmissione quotidiana di salute condotta sulla terza rete da Michele Mirabella, subito seguito dalla rubrica religiosa di Raiuno
A Sua Immagine, che evidenzia un notevole incremento nel valore percepito (7,9 contro 7,5 della primavera) e divide il secondo posto a pari merito con
Tg2 Medicina 33 (Raidue) e con
Report (Raitre). Registrano un trend in crescita anche
Buongiorno benessere (7,7 contro 7,5), il contenitore di salute in onda su Raiuno il sabato mattina, così come
Chi l’ha visto? (7,7 contro 7,5),
Che tempo che fa (7,5 contro 7,2) e
Agorà (7,4 contro 7,3), in onda tutti su Raitre. Tra i notiziari, infine, è migliorato il gradimento del Tg1 delle 13.30 (7,3 contro 7,2) e quello del Tgr delle 19.30 (7,3 contro 7,1).Per la categoria
Intrattenimento, invece, rimane saldamente in testa
La prova del cuoco (Raiuno) di Antonella Clerici, con un indice Qualitel di 7,8, seguita a ruota dal reality show
Pechino Express (7,7) e dal consolidato talk show mattutino
Mezzogiorno in famiglia (7,6), entrambi in onda su Raidue. Si registra inoltre una crescita per
Detto fatto di Caterina Balivo (da 7,4 a 7,5) e
Quelli che il calcio (da 7, 1 a 7,4), in onda sempre su Raidue. Tra i programmi di Raiuno, invece, oltre al buon risultato del quiz
Affari tuoi (7,2 contro 7,1), si segnala la scalata di Massimo Giletti con
Domenica In - L’Arena, il cui l’indice Qualitel sale da 6,9 a 7,1. Un talk show curiosamente inserito nella categoria
Intrattenimento, capace di ottenere nella fascia pomeridiana tanto ascolti molto alti (oltre il 21% di share) quanto un indice di gradimento identico a quello ottenuto da talk show politici di prima e seconda serata del calibro di
Ballarò (Raitre) e
Virus (Raidue), rimasti stabili nelle ultime due rilevazioni, nonché
Porta a Porta (Raiuno) che, rispetto all’indice 7 della primavera 2014, ha guadagnato un decimo in più. Talk show politici che sono in fondo alla classifica di gradimento del settore
Informazione, e che confermano anche la stanchezza dell’Auditel per il genere. Basti pensare che la sfida tra
Ballarò di Raitre e
diMartedì de La 7 si gioca su valori lontani dai fasti del passato, intorno al 5% di share, più o meno lo stesso di
Servizio pubblico di Santoro (La7) e poco sopra
Virus di Raidue, intorno al 4,50%.Il Qualitel, infine, monitora anche l’importante parere dei “non fruitori” delle trasmissioni, cioè coloro che le conoscono, ma scelgono di non vederle: si confermano piuttosto critici rispetto all’offerta Rai con valutazioni medie che si collocano nell’area dell’insufficienza (dal 4,5 per il genere
Intrattenimento, quello meno amato, al 5,3 del genere
Cultura). Il voto più basso (4) va a programmi come
Porta a porta, Quelli che il calcio, Un posto al sole, La domenica sportiva. La sfida della Rai sarà quella di fargli cambiare idea.
PREMIO REGIA: VINCONO I DIECI COMANDAMENTI Conto alla rovescia per l’edizione 2015 del Premio tv-Premio Regia Televisiva, che il 25 maggio, in diretta in prima serata su Raiuno (condotta da Fabrizio Frizzi con la regia di Maurizio Pagnussat), celebrerà la Tv e i suoi protagonisti. Record assoluto nella categoria «evento straordinario televisivo dell’anno»: verrà assegnato per la quarta volta a Roberto Benigni per i «Dieci Comandamenti». Un premio ricevuto con una votazione unanime da parte della Giuria di giornalisti e dell’Accademia. Il patron, Daniele Piombi, non nasconde la sorpresa: l’Oscar Tv per l’Evento straordinario è «un premio che per sua natura si dovrebbe vincere una sola volta nella propria carriera. Solo il grande Roberto è arrivato a vincere per ben 4 volte».