Aveva solo 8 anni Joseph Schooling quando, emozionatissimo, era riuscito a farsi fotografare con il suo idolo, Michael Phelps. Tredici anni dopo, non solo ha nuotato la finale olimpica dei 100 farfalla nella stessa vasca con lui. Ma lo ha anche battuto. Realizzando la sorpresa più grande di un’incredibile notte brasiliana. Una storia nella storia. Emozionante per il 21enne atleta di Singapore trapiantato negli Usa dove ha studiato, vive e si allena da tempo.
Così il fenomeno Michael Phelps ha dovuto rinunciare al quinto oro di questi Giochi (e al 23° totale) comunque straordinari per lui. Incredibile il 50’’39 realizzato da Joseph Schooling, ma ancora più incredibile è che dietro di lui, Phelps, Le Clos e Cseh sono arrivati appaiati, tutti con lo stesso tempo (51”14). Tre medaglie d’argento insieme sul podio dunque e nessun bronzo, una circostanza più unica che rara alle Olimpiadi.
Ma la notte della piscina di Rio è esplosa anche per un’altra impresa della nuova regina incontrastata del nuoto femminile. Con una prestazione leggendaria, la statunitense Katie Ledecky, 19 anni, ha dominato gli 800 stile libero, frantumando di quasi 2 secondi il record del mondo (8’04”79) che già le apparteneva e conquistando il terzo oro (200-400-800) di specialità. Impresa che in passato era riuscita solo a Debbie Meyer a Messico 1968. Nella notte in cui l’altra aspirante regina dei Giochi, Katinka Hosszu, manca il poker d’oro fermandosi all’argento nei 200 dorso, è chiaro adesso chi è la migliore di tutte.
Un talento eccezionale la Ledecky, che si è però concessa una lacrima “umana” dopo una settimana da marziana, nella quale ha totalizzato 4 medaglie d’oro (oltre ai tre citati, anche quello nella 4x200 stile) e un argento (la 4x100 stile). E in attesa di un altro, probabilissimo, podio oggi nella 4x100 mista.