«Mio fratello è figlio unico, perché gioca nella Svizzera», sostiene il 25enne centrocampista del Basilea Taulant Xhaka punto di forza della nazionale d’Albania del ct Gianni De Biasi. «Mio fratello è figlio unico, perché gioca nell’Albania», risponde Granit Xhaka, 23 anni, centrocampista appena ingaggiato dall’Arsenal e che è stato convocato dalla Svizzera. Alla fine il “derby” Svizzera-Albania l’ha vinto Granit, assieme ai suoi quattro fratelli kosovari in maglia rossocrociata, Behrami, Mehmedi, Shaqiri e Dzemaili. Il gol vincente però l’ha realizzato una vera guardia svizzera, lo juventino Lichtsteiner che ha regalato al suo ct, Vladimir Petkovic, bosniaco naturalizzato svizzero, ma di origine croata, la sua prima vittoria agli Europei. Nell’Albania di De Biasi ben dieci nazionali sono cresciuti in Svizzera e allora in questa babele elvetica-balcanica ha fatto bene mamma Xhaka che si è presentata allo stadio di Lens vestita in maniera assolutamente bipartisan: una t-shirt con stampata a metà la bandiera della Svizzera e sull’altra metà quella dell’Albania. Nessun figlio unico, almeno nel cuore di mamma Xhaka le partite di Granit e Taulant finiscono sempre in perfetta parità.