La Spagna batte l'Honduras con un gol per tempo di Villa, ma sbaglia un rigore con lo stessoattaccante e fallisce numerose occasioni da gol. Le furie rosse, nella seconda gara valida per il gruppo G di Sudafrica 2010, conquistano 3 punti importanti ai fini della qualificazione che però dovranno sudarsi nell'ultima gara contro il Cile che guida la classifica del gruppo a punteggiopieno. Gli iberici tornano a tratti i campioni d'Europa del 2008 ma le verticalizzazioni non sono frequenti e la velocità di esecuzione, ossia di battere rapidamente a rete, talvolta latita. Comunque, gli uomini di Del Bosque hanno fatto il minimo del loro dovere e ora possono pensare conpiù tranquillità al loro futuro mondiale.Da oggi pomeriggio cominciano le partite decisive: si gioca, negli 8 gruppi, alla stessa ora. Si parte (ore 16) con Messico-Uruguay e Francia-Sudafrica. In serata (20.30) Nigeria-Corea del Sud e Grecia-Argentina. Annunciato, nel gruppo A, il pareggio tra centroamericani e sudamericani; mentre nel girone B, tutto da decidere per la squadra (tranne clamorosi e improbabili colpi di scena) che farà compagnia all'Argentina agli ottavi di finale. In corsa anche la Nigeria, nonostante sia a zero punti, ma deve sperare in Maradona.
PORTOGALLO A VALANGADopo il pari a reti bianche con la Costa d'Avorio, il Portogallo supera al "Green Point Stadium" di Città del Capo la Corea del Nord con un sonoro 7-0, portandosi così a quota 4 nel Girone G e mettendo in cassaforte, in virtù della differenza reti, la qualificazione agli ottavi. Deco, infortunato, è il grande assente nel Portogallo che, al pronti e via, si fa pericoloso con Carvalho, che al 7' colpisce il palo di testa dopo un'uscita poco ortodossa di Myong Guk.Eduardo, al 18', deve opporsi a Yong Yo, Alves e Carvalho non possono distrarsi. Il risultato cambia improvvisamente al 29' per merito di Meireles, che riceve palla in area e, di giustezza, sigla l'inatteso 1-0. Trovato il gol, il Portogallo si scioglie un pò, lo stesso Meireles sfiora il bis dopo aver beneficiato di un rimpallo. I nordcoreani non hanno più lo smalto dell'avvio, Cristiano Ronaldo non pare ispiratissimo anche se, al 42', si esibisce in un bel diagonale da posizione per i più impossibile. Nella ripresa, raddoppio di Simao all'8 di Meireles e palla sotto le gambe del portiere. Passano tre minuti e l'undici di Queiroz è sul 3-0 con uno stacco comodo comodo di Almeida nel bel mezzo dell'area nordcoreana. Non è finita perchè al 15' ecco servito il 4-0 ancora in velocità: stavolta è Ronaldo a servire l'accorrente Tiago, che da fuori area coglie l'angolo più lontano. Cristiano Ronaldo ci prova in tutti i modi a partecipare alla festa, ma al 16' una sua sventola da fuori si stampa sulla traversa. Inizia la sarabanda dei cambi e, al 36', il 5-0 porta la firma di Liedson, che appena entrato sfrutta una grave disattenzione della difesa orientale. Nel finale, contribuiscono alla goleada anche Ronaldo, in rete in nazionale dopo oltre un anno, e ancora Tiago (di testa) per un 7-0 che annichilisce i nordcoreani.
VITTORIA DI MISURA DEL CILEÈ durata 75 minuti la resistenza della Svizzera, condotta per lunga parte in inferiorità numerica per la severa, ma ingenua espulsione dell'ex laziale Behrami: al quarto d'ora dalla fine le scorribande del Cile hanno trovato la loro conclusione con Gonzalez, attaccante del Cska Mosca, che ha schiacciato in porta un cross di Paredes e lanciato i sudamericani in testa al girone: una posizione che cercheranno di mantenere nell'ultima partita contro la Spagna.L'espulsione di Behrami alla mezz'ora del primo tempo ha condizionato la partita: fino ad allora il Cile aveva avuto la superiorità territoriale, ma si era fatto vedere solo con un paio di tiri da lontano. La Svizzera si è chiusa molto bene e difesa con grande ordine, e non è capitolata prima di essersi concessa il lusso di battere addirittura il record i imbattibilità ai mondiali, 559 minuti senza prendere un gol in una Coppa del mondo, superando di appena 9 minuti l'inviolabile porta dell'Italia del 1990 difesa da Walter Zenga. Nell'ultima sfida con l'Honduras possono comunque trovare i punti qualificazione. Nella sfida fra le due sorprese del gruppo H che rimangono entrambe in piena corsa per la qualificazione, c'era moltissima provincia italiana: l'udinese Sanchez è stato uno dei protagonisti della sfida, con il suo infaticabile lavoro sulla fascia destra è andato in continuazione alla ricerca del dribbling e si è anche mangiato un gol clamoroso a inizio ripresa. Dall'altra parte, un'altra occasione incredibile che a tempo quasi scaduto avrebbe significato il pareggio, se l'è divorata il suo compagno di club Inler, che non ha saputo sfruttare un tacco di Bunjaku. In una partita tesa e cattiva (arbitrata con la legge marziale da Al Ghamdi, un rosso e nove ammonizioni) c'erano però anche Isla (il terzo della pattuglia friulana), il reggino Carmona, il doriano Ziegler e il laziale Lichtsteiner. Dall'espulsione di Behrami il Cile si è riversato nell'area rossocrociata e ha fatto impazzire i difensori con il suo attacco fatto di giocatori rapidi e tecnici, che soffrono però l'assenza di una punta centrale che faccia da punto di riferimento a tutto il reparto.Biesla con i cambi (Paredes, Valvidia e Gonzalez, l'autore del gol), è riuscito a dare ancora più numeri di qualità al Cile e al 75' è stata piegata la resistenza Svizzera. Gli elvetici hanno cercato il pareggio (sbagliando un'occasione d'oro con Inler) e rischiato qualcosa in contropiede come quando, in pieno recupero, un intervento di Von Bergen su Valvidia è stato giudicato regolare (il cileno si è beccato anche un'eccessiva ammonizione per simulazione): il penalty non avrebbe cambiato l'esito della partita, ma sarebbe stato importantissimo per un girone dove la differenza reti potrebbe emettere verdetti decisivi.