C’è la prima medaglia azzurra ai campionati mondiali di atletica leggera paralimpica in corso di svolgimento a Lione, in Francia. È d'oro e la conquista Annalisa Minetti, che insieme all’atleta guida Stefano Ciallella, è salita sul gradino più alto del podio vincendo la finale degli 800 metri, categoria T11. L’azzurra ha anche stabilito il record dei campionati con 2:21.82, prevalendo sulla colombiana Maritza Arango Buitrago e la ceca Miroslava Sedlackova, rispettivamente argento e bronzo.
«Abbiamo lavorato moltissimo - dichiara a caldo Minetti - per essere qui: vengo da un infortunio che mi ha lasciato fuori dall’allenamento per 50 giorni, ma ora sono molto felice. La mia grande motivazione e quella di Stefano sono stati i nostri figli da cui siamo stati lontani tanto tempo». Già alla prima curva l’atleta italiana è andata in testa, chiudendo il primo giro di pista in 1:11.02 e realizzando l’allungo decisivo sulla colombiana negli ultimi 200 metri. Minetti, visibilmente orgogliosa, aggiunge l’oro alla medaglia di bronzo che aveva conquistato alle Paralimpiadi di Londra 2012 sui 1500 metri T11. «Per me questa è la più bella soddisfazione: gli 800 metri sono la mia gara e oggi si è sempre di più consolidato il pensiero che valgo in velocità più che nel mezzofondo».Oxana Corso in finale per i cento metriNelle altre gare, Oxana Corso, medaglia d’argento alle Paralimpiadi di Londra 2012 sui 100m e 200m T35, ha guadagnato un posto in finale, aggiudicandosi la seconda semifinale dei 100m T35 e ritoccando a 15.71 il suo primato personale e record europeo che aveva ottenuto al Golden Gala di Roma (15.76). La sprinter 18enne si è mostrata sicura e determinata in gara: «Credo che sia importante fare la migliore prestazione qui. Visto che non volevo aspettare la finale di domani, ho preferito mettere le carte in tavola fin da subito. Sarò motivatissima, so di poter andare sul podio, ma non so per quale colore di medaglia. Sono fiduciosa, quest’anno ho lavorato come non mai. Per me è il primo mondiale e me lo voglio godere».
L’ultimo azzurro a chiudere la giornata di gare è stato Samuele Gobbi che, in semifinale sui 200m T46, è riuscito ad esprimere tutto il suo potenziale. La medaglia di bronzo agli Europei 2012 di Stadskanaal ha mancato la qualificazione alla finale, ma ha stabilito il record italiano di 23.17 sulla distanza. «Non si poteva fare a meno di dare tutto fin dall’inizio, non avevo niente da perdere, sono partito deciso e convinto. Era la migliore batteria che mi poteva capitare, sapere che me la sono giocata fino alla fine migliorando ancora rispetto a due settimane fa e facendo il mio primato personale e record italiano è un fattore molto positivo».
La giornata di oggi prevede tre finali a cui parteciperanno Oxana Corso (100m T35), Alvise De Vidi (100m T51), Martina Caironi (100m T42) e la semifinale dei 100m T44 con Riccardo Scendoni. I risultati completi possono essere visti sul sito dell’Ipc, come anche la diretta streaming.
Sabato la manifestazione continentale si era aperta per l’Italia con due quarti posti. Il primo è stato quello di Assunta Legnante che nel lancio del disco categoria F11/F12 si è piazzata ad un soffio dal podio con 33,60 metri raggiunto al secondo tentativo. La lanciatrice azzurra, che ha iniziato a gareggiare nel disco solo l’anno scorso, non ha nascosto la sua delusione: «Ci ho creduto fino alla fine, mi sarebbe bastato meno di un metro per andare sul podio. Certo, se penso però che alle Paralimpiadi di Londra ho fatto l’ottavo posto, ora sono al quarto, dovrei essere contenta. Magari è di buon auspicio per Rio? Mi sono divertita, in questa gara ci sono stimoli maggiori che nel lancio del peso, ma mi arrabbio perché se avessi fatto una delle misure che ho fatto prima di arrivare qui, avrei sicuramente preso l’argento o il bronzo». L’oro è andato alla russa Sofia Oksem, argento alla primatista mondiale e campionessa uscente Liangmin Zhang (Cina) e bronzo alla croata Marija Ivekovic Mestrovic.
Quarto posto anche per Davide Dalla Palma che ha chiuso i 5000 metri T46 stabilendo il suo primato personale di 15:31.77. «Peccato per la medaglia, era sicuramente alla portata, ma – ha detto - è pur sempre un quarto posto mondiale: è stata un’ottima competizione, sono riuscito a tenere un buon ritmo fino all’ultimo chilometro, ma in volata i miei avversari sono più forti di me. Mi sono tenuto sotto al primo strappo del brasiliano (Alex Pires), poi l’algerino (Samir Nouioua) ha cambiato ritmo negli ultimi 800 metri. Ho fatto il mio personale, ma forse pecco di non avere così tanta esperienza sui 5000 metri». La gara è stata vinta dall’algerino Samir Nouioua con 15:09.92.