Londra riaccende la sua fiamma olimpica, ma questa volta per le Paralimpiadi. Quella di stasera sarà una cerimonia illuminante, “Enlightenment” è il titolo, quella a cui assisteremo dalle ore 21,30 (ora italiana). Illuminante, istruttiva, perché come ha detto Sebastian Coe, ex atleta, a capo del comitato organizzatore di Londra 2012, lo spettacolo è stato pensato e creato per mettere in evidenza tutte le capacità e le qualità degli artisti con disabilità. La regia dell’inaugurazione della 14 edizione dei giochi Paralimpici è affidata a Stephen Daldry, il registra del famoso film Billy Eliot. Che non deluderà il pubblico in fatto di spettacolarità, musiche e coreografie. Cast paralimpico: oltre 3mila persone, 50 artisti professionisti. Annunciata la presenza di Stephen Hawking, uno degli scienziati più famosi al mondo. Dalla sua carrozzina e con il suo personal computer sempre più inseparabile per via della atrofia muscolare, Hawiking, 70 anni, ha spiegato la fisica a generazioni. Istruzione, illuminazione, appunto. Presente allo show, come per la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi, la regina Regina Elisabetta che dichiarerà aperti i Giochi dopo che avranno sfilato le nazioni partecipanti e dopo l’accensione del braciere paralimpico. Una Paralimpiade da record di presenze, è stato sottolineato più volte, con 4280 atleti provenienti da 166 nazioni. Fra queste da sottolineare l’esordio di Albania, Antigua, Malawi e Rwanda, la prima nazione subsahariana a prender parte ai Giochi. Molti gli atleti che hanno sul loro corpo i segni delle guerre che hanno o stanno ancora devastando il loro Paese.Una Paralimpiade che vedrà veterani dello sport confrontarsi ancora una volta. Come il corridore Oscar Pistorius, le nuotatrici Natalie du Toit e Jessica Long, il tiratore Jonas Jacobsson. E molti giovani esordienti attratti dallo sport paralimpico consapevoli del benessere psicofisico che ne deriva. Di nuovo: istruzione, illuminazione. «Stiamo assistendo a un processo riformatore dal punto di vista culturale, che ha portato un’attenzione di qualità verso lo sport paralimpico. «Si è cominciato a perdere atteggiamenti pietistici e solidaristici per valorizzare la prestazione degli atleti che sono atleti con la “A” maiuscola», il commento di Luca Pancalli, presidente del comitato italiano paralimpico. Pancalli è il primo tifoso degli azzurri, 97 atleti e 7 fra guide e il timoniere del canottaggio, ancora scossi dalla vicenda di Fabrizio Macchi, espulso dalla nazionale a poche ore dalla partenza per i Giochi. «Provo tanta amarezza. Non c’è stato un caso di doping, c’è stata la violazione di una norma del codice antidoping. L’atleta non è stato trovato positivo: l’atleta è stato deferito e pertanto è escluso dalla delegazione perché ha violato una norma del codice antidoping che vieta agli atleti di intrattenere rapporti con soggetti inibiti. Questo lo dico per chiarezza, perché poi la giustizia sportiva farà il suo corso e Fabrizio avrà modo e tempo di difendersi. Un atleta che veste la maglia azzurra ha dei doveri in più rispetto a qualsiasi altro atleta. Riveste un esempio per ragazzi e ragazze, per gli altri atleti. Non me lo aspettavo».