Una Juve compatta e grintosa ferma la cavalcata vittoriosa dell'Inter nel derby d'Italia, posticipo della 25/a giornata, infliggendo ai nerazzurri la seconda sconfitta dell'era Leonardo, e del 2011, dopo quella venuta da altri bianconeri, leggi l'Udinese.Oltre al Napoli, vittorioso ieri sera sulla Roma, anche la Lazio e l'Udinese tengono il passo del Milan capolista e dominatore incontrastato del Parma, mentre il Palermo viene a sorpresa fermato in casa dalla Fiorentina. Il nuovo assetto di vertice vede i rossoneri soli in vetta, a quota 52, con un vantaggio di tre punti sul Napoli, sette sulla Lazio e otto sui nerazzurri, che peraltro devono recuperare, mercoledì, la gara con i viola a Firenze: assolutamente da vincere, a questo punto, se non si vuole mettere a repentaglio la bella 'remuntada' realizzata finora. Nella classicissima di Torino, tra qualche lancio di petardi e l'insolita presenza in tribuna dell'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne, la Juve ha esibito buon gioco e solidità, anche se forse l'Inter, più forte sulla carta, non è stata brillante come al solito. Il gol decisivo - e unico - della serata è stato del neobianconero Alessandro Matri, che, già in rete a Cagliari una settimana prima contro la sua ex, ha segnato con un bel colpo di testa, ed è stato efficacemente affiancato in avanti da Toni.Archiviata, a suon di quattro gol e gioco spumeggiante, la mini-crisi del Milan, la 25/a giornata vede quindi come brillanti inseguitori azzurri e biancocelesti (oltre che, più distanziati, i bianconeri, friulani e juventini). A Brescia, la squadra di Reja ritrova la vittoria in trasferta con Gonzalez e il solito Kozak (imperioso stacco e bel colpo di testa), lasciando i lombardi terzultimi. Nella partita dell'ora di pranzo, la Fiorentina fa poker e interrompe la serie positiva casalinga del Palermo. I rosanero vanno sul 2-1, ma si fanno raggiungere e, alla fine, superare 4-2 dai viola. Seguono nuove critiche del presidente Zamparini al tecnico Delio Rossi, accusato di trascurare la difesa. Terzo poker di reti (dopo Milano e Palermo) a Cagliari, dove, grazie anche ad una doppietta di Nenè, i rossoblù di Donadoni sfoggiano bel gioco e affondano il Chievo, che solo sul finale trova il gol della bandiera con Thereau.L'Udinese continua con regolarità la sua avanzata vincendo in trasferta, per 3-0, a Cesena. Grazie alla doppietta di oggi, inframmezzata da un gol di Inler. Di Natale sale al secondo posto nella classifica dei marcatori, a quota 18 reti, due meno dell'azzurro Cavani. Risultato incontestabile, che aggrava la crisi dei romagnoli, precipitandoli al penultimo posto. Gol, spettacolo e altra doppietta anche a Catania. Il Lecce va sul 2-1, sfiora il colpaccio ma viene raggiunto e superato negli ultimi dieci minuti ad opera del mancino Lodi, che va a segno con due belle punizioni dal limite. La Samp fuga gli incipienti timori di crisi andando sul 3-0 già nel primo tempo a danno del Bologna, che accorcia le distanze nella ripresa. A Bari, infine, i padroni di casa - per la prima volta con Mutti in panchina al posto di Ventura - pareggiano 0-0 con il Genoa.