venerdì 19 novembre 2010
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I numeri di Jubilmusic 2010 dicono tutto: 500 giovani delle scuole superiori e 1900 bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie in arrivo a Sanremo da 20 diocesi,  tutto esaurito al Teatro Ariston per domani sera, con oltre 2000 prenotazioni, per il grande Festival Internazionale di Christian Music, un totale di 250 artisti in scena.Dopo 12 anni la manifestazione è cresciuta come hanno confermato alla presentazione di ieri, nella città del Festival, il vescovo di  Ventimiglia-San Remo mons. Alberto Maria Careggio, il presidente di Jubilmusic don Alessandro Ghersi e Marco Brusati, direttore artistico della kermesse. Questa è promossa dalla diocesi intemelia e dalla Associazione Sanremo Soul Music, in sinergia con il Comune di Sanremo e la collaborazione con Hope, l’iniziativa del Servizio Nazionale per la Pastorale giovanile dedicata ai giovani creativi.«Affinché la nostra gioia sia piena» è il tema di un week end ricco di eventi tra incontri di catechesi, animazione, veglie di preghiera (si veda box a fianco) fra cui spiccano domani nel pomeriggio l’incontro di formazione per giovani tenuto da mons. Claudio Giuliodori, vescovo di Macerata e presidente della Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali, e la sera alle 21 all’Ariston il grande Festival internazionale di Christian Music, con artisti provenienti da tutto il mondo. Si è voluto fissare l’attenzione sul tema delle gioia, «riflettendo sulle gioie effimere e su quelle durature»  spiega monsignor Careggio, particolarmente soddisfatto. «Ho visto crescere questa manifestazione, che ha una formula indovinata, una proposta attuale e capace di attrarre ragazzi da tutta Italia. Questi vanno alla ricerca di valori che non sempre in altre manifestazioni musicali si trovano». Careggio, come vescovo della città del Festival, può ben fare un confronto. «La differenza di Jubilmusic è la genuinità di chi canta: gli artisti sono qui non per essere applauditi ma perché sono convinti di un messaggio, la loro vita è testimonianza canora».E questa è la linea che guida le scelte del direttore artistico Marco Brusati che chiama musicisti «che propongano arte come espressione di ricerca del profondo e di sé». Tutti i cantanti in scena hanno storie importanti di fede che esprimono nei più diversi generi musicali. Si va dalla star italiana Gatto Panceri, il cantautore che proprio a Sanremo ha iniziato la sua carriera, ai Sentinel Crew, duo di christian hip hop delle periferie francesi, dal cantante americano Trevor Thomson alla più importante voce gospel francofona al mondo, Jessica Dorsey, proveniente dalla Guadalupa; dall’australiano Paul Avanti a Georges Reyes della famiglia dei Gipsy Kings. Sul palco saranno presenti oltre 100 giovani a formare il Grande Coro Hope. E poi, fra i testimoni,  don Ildephonse Niyongabo, sacerdote burundese scampato al massacro del suo seminario.«Jubilmusic, come pure Hope Music – spiega Brusati – è un "talent show" nel senso di messa a frutto dei frutto dei talenti evangelici. Non c’è bisogno che il giovane faccia successo per considerarlo una persona». La serata sarà impreziosita dalla settantina di giovani selezionati tramite il concorso nazionale «Jovani X Jubilmusic». La serata sarà trasmessa da Tv2000, sul satellite (Canale 801) e sul digitale terrestre. Conclude il presidente don Alessandro Ghersi: «Non annunciamo cose diverse da Gesù e dalla sua parola, è solo lo stile che è più accattivante. Quello dell’Ariston è un palco importante: usiamolo per dire qualcosa in cui crediamo».
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