L'Iran vuole processare Mark Zuckerberg, ritenuto responsabile di
imprecisate "violazioni della privacy" commesse attraverso
Instagram e WhatsApp. Il fondatore di Facebook è entrato nel
mirino dei giudici della Repubblica islamica che hanno anche esplicitamente attaccato le sue origini "sioniste"."In base a
quanto deciso dal giudice, dovrà presentarsi di fronte al
magistrato per difendersi e adoperarsi per risarcire il danno",
ha riferito l'agenzia Isna citando Rouhollah Momen-Nasab, alto
funzionario dell'autorità che esercita il controllo sul web."In seguito a una denuncia di alcuni nostri concittadini", ha
aggiunto, la magistratura della provincia di Fars "ha disposto
il bando sui due programmi di software".
L'accesso e l'utilizzo del web e dei social network è al
centro di una scontro tra conservatori e riformisti iraniani
già da tempo, ma si è fatto più acceso da quando alla
presidenza della Repubblica è andato Hassan Rohani, sostenuto
dal fronte progressista.