Decisione senza precedenti
della Corte di Giustizia europea, che ha riconosciuto il
diritto all'oblio su Internet e ha stabilito che Google, su
richiesta degli utenti, deve cancellare i risultati di ricerca
"irrilevanti" o datati. Il "diritto a essere dimenticati",
secondo la Corte, sussiste quando le informazioni presenti sul
motore di ricerca sono "inadeguate, irrilevanti o non più
pertinenti", oppure legate a un episodio di molto tempo prima.La Corte ha tuttavia riconosciuto l'eccezione dell'interesse
pubblico di un'informazione. Il gestore di un motore di ricerca
su Internet "è responsabile del trattamento dei dati personali
che appaiono su pagine web pubblicate da terzi", sottolinea la
Corte.
Per il colosso di Mountain
View, la decisione è stata deludente e "platealmente" in
contrasto con l'opinione espressa lo scorso anno dall'avvocato
generale della Corte di Giustizia europea, Niilo Jaaskinen,
secondo il quale Google non è responsabile per i dati
pubblicati sui siti accessibili attraverso il motore di ricerca
e i cittadini europei, secondo la normativa vigente, non hanno
il diritto all'oblio sul web.«È una sentenza deludente per i motori di ricerca e per
gli editori on-line in generale", ha sottolineato Google in una
nota, "dobbiamo prenderci del tempo per analizzare le
implicazioni». Google ha sempre ribadito di non avere
responsabilità per i contenuti pubblicati sul web.
Il pronunciamento della Corte europea ha provocato numerose
critiche da parte di esperti di comunicazione on-line che hanno
parlato di una decisione che «apre la porta a una censura di
larga scala in Europa».
Il caso è stato portato davanti alla Corte europea da un
cittadino spagnolo, Mario Costeja Gonzales. Quando il suo nome
veniva digitato sul motore di ricerca, tra i risultati
figuravano link alla notizia del pignoramento delle sue
proprietà immobiliari per ripianare debiti nei confronti dello
Stato. Un caso, risalente al 1998, che continuava ad apparire
sulla versione online di un quotidiano spagnolo, anni dopo la
risoluzione della disputa legale.