domenica 16 gennaio 2011
Ieri sera colpo del Tottenham a San Siro: un gol all'80' manda ko il Milan nell'andata degli ottavi di Champions. Annullato un gol di Ibrahimovic allo scadere. Rissa finale con Gattuso che colpisce uno dei tecnici degli Spurs. Oggi, nel recupero della 17esima giornata di campionato, i nerazzurri espugnano il "Franchi" di Firenze con il punteggio di 2-1. Vittoria che consente alla squadra di Leonardo di riportarsi a -5 dai cugini mlanisti. Di Pazzini la rete che ha deciso la gara.
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Ottimo Tottenham, insufficiente Milan. La vittoria (0-1, rete di Crouch in contropiede) premia gli inglesi per l’evoluzione di una gara che ha visto i rossoneri entrare in partita solo nella ripresa. La sconfitta complica il cammino in Champions. A Londra serve un’impresa e soprattutto un altro Milan. Nel naufragio generale si salva solo Ibrahimovic, al quale è stata annullata una rete-capolavoro nel finale, per spintone su Dawson. Bocciato Gattuso: ammonito, salterà il ritorno. Meriterebbe il rosso per la mole di calcioni e manate spedite agli avversari. Anche dopo il fischio finale. In campo c’è Robinho e non Pato. Nel Tottenham redditizio in trasferta (11 reti in 5 gare) non c’è la stella Bale, ma in compenso i due laterali (Pienaar e Lennon) fanno impazzire la difesa rossonera e Abbiati, costretto al 16’ ad uscire dal campo per una botta al capo, deve fare gli straordinari. Entra Amelia. Gli inglesi spingono a manetta, il Milan è per 45’ impalpabile. Subisce gli avversari nella corsa, forse anche nella testa. I rossoneri patiscono il clima continentale. Solo un sinistro, a lato, di Robinho al 46’. Piange il taccuino, non sorridono i tifosi del Milan. Entra Pato per Seedorf: la ripresa cambia volto. Yepes incorna due volte ma Gomes respinge da fuoriclasse. Anche Flamini (intervento killer su Corluka) meriterebbe l’espulsione: l’arbitro sorvola. Quando sembrava dover passare il Milan, arriva la doccia fredda di Crouch. Nel finale la rovesciata in gol di Ibra annullata. Londra, per ora, è troppo lontana. Giulio PeroniGATTUSO, CINQUE MINUTI DI FOLLIALa sua testata a Joe Jordan non passerà alla storia come quella rifilata da Zidane al suo amico Materazzi nella finale di Germania 2006. Ma i suoi cinque minuti di follia Rino Gattuso non li dimenticherà facilmente. Il centrocampista del Milan rischia di pagare caro il battibecco con il vice allenatore del Tottenham, preso per il collo durante la sfida di Champions di ieri e poi colpito con una testata a fine gara.Il mea culpA recitato a caldo non è bastato. La Uefa ha aperto un procedimento disciplinare contro Gattuso. E la stampa britannica, nemmeno a dirlo, oggi si è scatenata rendendo ancora più amaro il risveglio del Milan. O del "Milanimals", secondo il neologismo coniato per l'occasione dal tabloid Sun. Altri giornali britannici si spingono più in là: "How the mafiosi of Milan have made Spurs fans of us all", scrive il Daily Mail. Tradotto: "Come i mafiosi del Milan ci hanno fatto diventare tutti tifosi del Tottenham".Il "crazy Gattuso" (copyright del Mirror) non è il solo fra i rossoneri ad essere finito sul banco degli imputati. Harry Redknapp, allenatore del Tottenham, se l'è presa anche con Flamini per il "tackle spacca gambe" del francese ai danni di Corluka e ha chiesto l'intervento della Uefa. La Federcalcio europea oggi è intervenuta solo per annunciare l'apertura di un procedimento nei confronti di Gattuso. "Per uno come Rino, che ha forte il senso dell'appartenenza all'Italia, credo che questa sia la più vigliacca e inqualificabile delle ingiurie", ha commentato Claudio Pasqualin, procuratore del milanista, dopo avere appreso del presunto insulto con cui Jordan avrebbe apostrofato Gattuso.Dello stesso tenore le dichiarazioni di Andrea D'Amico, socio di Pasqualin, che ieri sera era a San Siro. "Un conto è stare in panchina e provocare e altro è correre per un'ora e mezza. È stato un "progress" di insulti. Poi quando alla fine lui è andato per riappacificarsi, visto che ormai la partita era finita, a quel punto si è sentito ancora una volta insultare ed ha sbagliato", ha detto D'Amico ricostruendo l'episodio.L'agente ha presentato di nuovo le scuse del giocatore, ma ha aggiunto: "Mi sembrano esagerati certi toni, la sua carriera recita da sola, come la sua correttezza in campo, al di là del vigore agonistico che ci ha sempre messo. È un uomo molto sincero e corretto e mi sembrano esagerate certe affermazioni. Lui - ha sottolineato - è stato anche un signore, non ha riferito le parole di Jordan. Comunque a livello di immagine Rino ha sbagliato, ci scusiamo e aspettiamo le decisioni".Il centrocampista del Milan, che salterà comunque la partita di ritorno al White Hart Lane per l'ammonizione rimediata nel match di ieri (era diffidato), rischia una squalifica più lunga, considerando anche l'aggravante della fascia di capitano indossata nella sfortunata serata di ieri. Il caso sarà analizzato dalla commissione disciplinare dell'Uefa il prossimo 21 febbraio.Molto dipenderà anche da quanto scritto nel referto ufficiale dall'arbitro e dal delegato Uefa, oltre che naturalmente da quanto rilevato dalle immagini tv. "Ringhio" oggi è rimasto in silenzio, ma nel caldo post-gara di ieri ha anche parlato delle provocazioni dello "squalo" Jordan, ex centravanti scozzese con un passato nel Milan, durante i 90' di San Siro."Ho perso la testa. Ho sbagliato. Non ci sono giustificazioni per quello che ho fatto. Anche se Jordan ha continuato a rompere le scatole per tutto il secondo tempo, non dovevo reagire così. Non vi dico quello che ci siamo detti, ma parlavamo in scozzese", ha detto ieri Gattuso. Secondo alcune indiscrezioni circolate oggi, Jordan si sarebbe rivolto a Gattuso chiamandolo ""Fucking italian bastard" e questo avrebbe scatenato la reazione scomposta del giocatore.ANCORA PAZZINI, FIORENTINA-INTER 1-2 E MILAN NEL MIRINOL'Inter rimette il Milan nel mirino. Nel recupero della 17esima giornata, i nerazzurri espugnano il "Franchi" superando 2-1 la Fiorentina, vittoria che consente alla squadra di Leonardo di riportarsi a -5 dai cugini. Di Pazzini la rete che decide la gara dopo l'autorete di Camporese e il pari viola di Pasquale. A Mihajlovic resta la magra consolazione di aver messo sotto i campioni del mondo per larghi tratti della gara.Squadra che vince non si cambia e allora stesso undici anti-Palermo fra i viola, con Santana e Mutu a supporto di Gilardino, Camporese confermatissimo al centro della difesa e Donadel e Behrami al fianco di Montolivo. Panchina per Ljajic, decisivo in Sicilia. Esordio da titolare invece per Nagatomo fra i nerazzurri, con Cambiasso riportato davanti alla difesa e Zanetti e il rientrante Stankovic a completare il trio di centrocampo. In avanti Sneijder agisce alle spalle del duo Eto'o-Pazzini.Si gioca da subito su buoni ritmi ma al 6', anche con un po' di fortuna, l'Inter passa: ripartenza orchestrata da Stankovic che allarga sulla destra per Eto'o, palla in mezzo e sciagurata deviazione di Camporese che beffa Boruc. La Fiorentina prova a reagire, con Julio Cesar che per due volte si oppone a Mutu, prima su punizione e poi su debole tentativo al limite dell'area piccola. Mihajlovic perde per infortunio Santana, al suo posto Ljaijc, ma al 33' ecco l'1-1: cross dalla sinistra di Pasqual, Gilardino e Cordoba non riescono a intervenire ma traggono in inganno Julio Cesar, con la palla che finisce in rete. Prima dell'intervallo ancora viola vicini al gol con Mutu, Gilardino e Ljaijc, in mezzo un'occasione per Maicon.L'Inter si presenta nella ripresa con tutt'altro spirito e al 3' Boruc è provvidenziale su una conclusione sporca di Stankovic. Al 17' la formazione di Leonardo si riporta in vantaggio con Pazzini (gol numero 100 tra i professionisti), che trova la deviazione vincente sottoporta dopo un numero di Eto'o sulla destra. La Fiorentina stavolta accusa il colpo, le energie si esauriscono e per l'Inter arrivano i tre punti.ROMA-SHAKHTAR DONETSK (RAI2 e SKY, ORE 20.45)«I ragazzi mi danno entusiasmo e mi hanno garantito che il problema non sono io», dice Ranieri nel giorno in cui gli americani hanno ottenuto l’esclusiva per trattare l’acquisto del club. Sembra scoppiata la pace nella Roma che affronta nell’andata degli ottavi di Champions lo Shakhtar all’Olimpico. Totti probabilmente in campo dall’inizio.
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