Il movimento sportivo di base deve «ribellarsi» al progetto della Superlega. «Questi grandi stanno facendo il più grande errore della loro vita. Nella loro cecità non hanno capito che o ci salva tutti insieme o non ci si salva in pochi. Bisogna ribellarsi a questa deriva». È perentorio Edio Costantini, il “padre” della Clericus Cup, il campionato di calcio del Vaticano per preti e seminaristi organizzato dal Centro sportivo italiano, esortando il movimento sportivo di base a «ribellarsi ad uno stato di cose che porterà alla deriva inarrestabile». «Il problema – spiega l’ex presidente nazionale del Csi – è nel dna del calcio professionistico: già c’erano queste avvisaglie, da tempo il calcio professionistico voleva distinguersi da tutto il resto. Il discorso della solidarietà, della capacità di essere inclusivi,
lo ha perso sempre di più in questi anni. Ora tutto è diventato questione economica. Questo nomento particolare per tutto lo sport è catastrofico perché nessuno più investe e quindi quel poco che c’è pensano di accaparrarselo in pochissimi. Il discorso della mutualità non c’è più». E, ricordando le parole di papa Francesco, Costantini conclude: «Non si comprende che o ci si salva tutti insieme o non ci si può salvare in pochi. Solo il movimento sportivo di base può salvare da questa deriva». Di «operazione speculativa che rischia di cancellare il merito» parla poi l’Associazione che raggruppa i sacerdoti calciatori.
«Sicuramente – osserva il suo presidente, don Jordan Coraglia – dietro ci sono grandi interessi economici che andranno a discapito di quelle che sono le società più
piccole. Mi pare che dietro tutto questo ci sia più che altro un discorso economico con grandi investitori economici». «Il problema è che lo sport di base italiano, che ha voluto scopiazzare questi modelli – sottolinea ancora Edio Costantini – , sta facendo la stessa fine e crollerà totalmente perché ha perso il grande valore del volontariato, che è rimasto qualcosa di minimale. Solo ribellandosi a queste strategie si evita la deriva».
Edio Costantini:il movimento sportivo di base deve «ribellarsi» al progetto della Superlega. «Questi grandi stanno facendo il più grande errore della loro vita»
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