sabato 28 maggio 2016
​In attesa della tappa-passerella di domani a Torino, il corridore siciliano può già festeggiare grazie a un vantaggio in classifica generale di quasi un minuto sul colombiano Chaves.
Impresa di Nibali, il Giro è ancora suo
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Vincenzo Nibali ce l'ha fatta: sesto al termine della ventesima e penultima tappa del Giro d'Italia, il corridore siciliano ha blindato la maglia rosa staccando di oltre un minuto Chaves. Praticamente ininfluente la tappa di domani, una passerella che porterà il Giro a Torino. Lo squalo ha fatto la differenza sul Colle della Lombarda dove ha staccato il colombiano incapace di tenere il passo dell'azzurro. A circa 3,5 km dalla vetta Nibali ha lasciato il vuoto dietro di sé grazie al contributo di Tanel Kangert, andato in fuga e fermato dall'ammiraglia per trainare il capitano fino alla vetta.

 

"Tutta la squadra è stata grandiosa, è stato impressionante. Non ci credevo nemmeno io - ha dichiarato Nibali a fine gara - . A Michele (Scarponi) bisogna fare una statua, anche a Jakob (Fuglsang): senza di loro forse non sarei riuscito in questa impresa. E' stata veramente una tappa fantastica - ha proseguito - Non avevo né paura di perdere né di vincere, questa consapevolezza mi ha fatto giocare un grande ruolo. Da ieri ho capito di stare molto bene in montagna, in altura ero quello che stava meglio di tutti".

"Quando siamo arrivati a 5-6 km dalla vetta ho visto che ero meno sofferente rispetto agli altri, ho fatto un forcing e in cima ho trovato Kangert che mi ha offerto un grande aiuto - ha sottolineato - Poi sono andato a tutta fino all'arrivo. E' stata una cosa stupenda, una giornata ricca di emozioni". "Oggi è stato un bello spettacolo. Abbiamo fatto di tutto per portare la maglia rosa, ma non è stato possibile. Nibali aveva più gamba, è la vita" ha ammesso Chaves a fine gara accettando la sconfitta con un sorriso.

"Mamma mia, lo Squalo! Grande Vincenzo Nibali. L'Italia è orgogliosa di te". ha scritto in un tweet il premier Matteo Renzi atteso, a minuti, alla inaugurazione dell'elettrodotto Sorgente-Rizziconi costruito da Terna.

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