Il Giro d'Italia 2012 ha già stabilito il primo record: grazie al via domani da Herning in Danimarca sarà la corsa a tappe con la partenza più a Nord della storia. E anche la seconda e terza tappa si correranno nel Paese scandinavo. Sono 22 le squadre e 198 i ciclisti iscritti alla corsa rosa, giunta alla 95esima edizione. Dal 5 al 27 maggio, i corridori saranno chiamati a percorrere ben 3.504 chilometri: dalla terra di Amleto a Milano passando per Appennini e Alpi: lo spettacolo, come sempre, non mancherà. Gli organizzatori, proprio per garantire il massimo dello show, hanno previsto sei arrivi in salita: Rocca di Cambio, Lago Laceno, Cervinia, Lecco/Pian dei Resinelli, Alpe di Pampeago e Passo Stelvio. A proposito della tappa che si concluderà sullo Stelvio, da rilevare che sarà una frazione con addirittura 6mila metri di dislivello. Le prove a cronometro sono tre: il prologo di Herning (8,7 km), la cronometro a squadre di Verona (33,2 km) e l'ultima tappa, la crono di Milano (30,1 km), che dunque non sarà più la solita passerella, ma una tappa vera e propria che potrebbe decidere le sorti del Giro e decretare il nuovo padrone della maglia rosa.I candidati alla vittoria finale sono anche quest'anno molti, con qualcuno evidentemente più favorito rispetto agli altri. C'è grande attesa, in particolare, per capire di cosa sono capaci i nostri Michele Scarponi, Ivan Basso e Damiano Cunego. Da loro ci si aspetta sicuramente molto, ma la concorrenza straniera è anche quest'anno ricca e di qualità: innanzitutto occhio al lussemburghese Frank Schleck, ma anche al ceco Roman Kreuziger e al francese John Gadret. Anche per le vittorie di tappa, i nomi sono tanti, anche se tutti i riflettori saranno puntati sul campione del mondo il britannico Mark Cavendish. A ruota seguono il norvegese Thor Hushovd e l'australiano Matthew Goss, mentre per quanto riguarda gli italiani, potrebbero recitare un ruolo da protagonisti anche Daniele Bennati e Alessandro Ballan. I corridori iscritti alla corsa rosa sono appunto 198, ma c'è un numero, il 108, che non è stato assegnato a nessuno. Si tratta del numero di Wouter Weylandt, lo sfortunato corridore scomparso lo scorso anno in seguito a una caduta nella terza tappa del Giro 2011. Proprio per ricordalo, il 108 è stato ritirato per sempre.