«Maturano in rete nuove forme di
criminalità, dal furto di identità fino alla più organizzata
criminalità cibernetica. È un'emorragia stimata in 500 miliardi
di dollari l'anno tra identità violate, segreti aziendali
razziati, portali messi fuori uso e moneta virtuale sottratta».
Lo ha detto il Garante per la privacy, Antonello Soro.Nel 2013 sono state contestate dal Garante della Privacy 850 violazioni amministrative e
riscosse sanzioni per 4 milioni di euro.
L'Autorità Garante per la protezione dei dati personali,
composta da Antonello Soro, Augusta Iannini, Giovanna Bianchi
Clerici, Licia Califano, ha presentato oggi la relazione sul
diciassettesimo anno di attività e sullo stato di attuazione
della normativa sulla privacy.
Le violazioni amministrative contestate sono state 850, in
aumento rispetto all'anno precedente (578): una parte
consistente ha riguardato il trattamento illecito dei dati,
legato principalmente al telemarketing e all'uso dei dati
personali senza consenso; all'omessa o inadeguata informativa
agli utenti; alla conservazione eccessiva dei dati di
traffico telefonico e telematico; alla mancata adozione di
misure di sicurezza; all'omessa o mancata notificazione al
Garante; all'inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità.
Le sanzioni amministrative riscosse ammontano a oltre 4
milioni di euro.
Le violazioni segnalate all'autorità giudiziaria sono state
71, in particolare per mancata adozione di misure minime di
sicurezza a protezione dei dati.
L'attività di relazione con il pubblico è aumentata
rispetto all'anno precedente: si è dato riscontro a oltre
31.000 quesiti, che hanno riguardato, in particolare, le
problematiche legate alle telefonate indesiderate, a
Internet, alla pubblicazione di documenti da parte della Pa,
alla videosorveglianza, al rapporto di lavoro.
(ASCA) - Roma, 10 giu 2014 - Nel 2013 sono stati adottati
oltre 606 provvedimenti collegiali.
L'Autorità ha fornito riscontro a 4.185 tra quesiti,
reclami e segnalazioni con specifico riferimento alle
seguenti aree tematiche: telefonia, centrali rischi, centrali
rischi, videosorveglianza, rapporti di lavoro, giornalismo.
Sono stati decisi 222 ricorsi, inerenti soprattutto a banche
e società finanziarie, datori di lavoro pubblici e privati,
attività di marketing, compagnie di assicurazione, operatori
telefonici e telematici.
I pareri resi dal Collegio al Governo e Parlamento sono
stati 22 ed hanno riguardato, in particolare,
l'informatizzazione delle banche dati della Pa, l'attività
di polizia e sicurezza nazionale, la formazione.
Sono state effettuate 411 ispezioni (+4% rispetto al 2012),
che hanno riguardato diversi settori: call center e
telefonate promozionali indesiderate; banche dati del fisco;
credito al consumo e "centrali rischi"; sistema informativo
dell'Inps; nuovi strumenti di pagamento elettronico gestiti
dalle compagnie telefoniche (mobile payment); violazioni
delle banche dati dei gestori tlc (data breaches).
Tra i principali campi di
intervento del Garante privacy nel 2013 vanno annoverati: la sorveglianza globale e il
Datagate; Internet e il ruolo dei grandi provider; la
trasparenza della Pa on line e le garanzie da assicurare ai
cittadini; i social network e i problemi posti dal
cyberbullismo; il fisco e la tutela delle riservatezza dei
contribuenti; i sistemi di pagamento mediante smartphone e
tablet (mobile payment); l'uso dei dati biometrici, anche sul
posto di lavoro; la tutela dei minori sui media e sul web; la
protezione dei dati usati a fini di giustizia; le telefonate
promozionali indesiderate; i diritti dei consumatori; le
semplificazioni per le imprese; le banche dati pubbliche e
private; il mondo della scuola; i partiti e i movimenti
politici; la conservazione dei dati di traffico telefonico e
telematico.Particolare importanza ha assunto il lavoro svolto
dall'Autorità riguardo al mondo della Rete. Il Garante ha
sanzionato per un milione di euro Google per il servizio
Street View e ha intrapreso un'azione, in coordinamento con
le altre Autorità europee, sempre nei confronti di Mountain
View per le nuove regole privacy adottate. È intervenuto per
garantire maggiore trasparenza agli utenti dei servizi di
messaggistica, anche vocale. E ha dettato regole per
proteggere la privacy su smartphone e tablet. Di recente ha
definito un modello di consenso per l'uso dei cookie da parte
degli utenti. È stato inoltre ulteriormente rafforzato il
diritto delle persone interessate a vedere aggiornati gli
archivi giornalistici on line.
Per garantire un corretto rapporto tra trasparenza della Pa e
riservatezza delle persone sono stati presi provvedimenti di
divieto nei confronti di decine di Comuni che avevano
pubblicato sul web dati sanitari dei cittadini e, di recente,
sono state adottate le Linee guida sulla trasparenza on
line.
L'Autorità ha fissato le regole sull'obbligo per le società
di Tlc di comunicare agli utenti e al Garante le violazione
subite dai data base in caso di attacchi informatici, eventi
avversi o calamità (i c.d. "data breach").
Rilevante anche l'impegno nel dettare regole per la tutela
dei cittadini nei confronti dei call center delocalizzati nei
Paesi extra Ue; per la tutela degli abbonati telefonici
contro il telemarketing aggressivo (con prescrizioni e
sanzioni adottate nei confronti di società che operano nel
settore) e contro le cosiddette "telefonate mute"; per una
corretta gestione dei dati presenti nelle centrali rischi;
per la tutela della privacy nel condominio. Sono state
adottate le Linee guida in materia di attività promozionale
e contrasto allo spam.
Significativi anche gli interventi svolti per regolare l'uso
della firma biometrica nelle banche e l'uso delle impronte
digitali sul posto di lavoro.
Da ricordare, infine, il rinnovo delle autorizzazioni
generali sull'uso dei dati sensibili e giudiziari da parte di
diverse categorie, dell'autorizzazione generale sull'uso dei
genetici e di quella sulla ricerca medico scientifica.