Innanzi tutto è bene sgombrare il campo dagli equivoci: quello che si è consumato ieri mattina davanti alla stampa tra Sky e Fiorello è un matrimonio di interesse. In cui ciascuno dei due coniugi ha qualcosa da guadagnare. Da una parte c’è Sky che, come ammette senza mezzi termini l’amministratore delegato di Sky Italia Tom Mockridge, «oggi ha quattro milioni e settecentomila abbonati e, con Fiorello, spera di averne di più»; dall’altro c’è lo showman che tutti vorrebbero e che, in barba alla televisione generalista che lo corteggia ininterrottamente, ha scelto il satellite per fare un tv che si è praticamente cucito addosso: dal vivo, senza diretta televisiva, a due passi da casa e senza l’incubo dell’Auditel. Sì perché il Fiorello Show di cui si parla ormai da giorni a reti unificate sarà uno spettacolo dal vivo che lo showman proporrà (dal 1° aprile al 19 giugno, il mercoledì, giovedì e venerdì sera alle 21) a Roma, in un Teatro Tenda appositamente costruito a piazzale Clodio (con tanto di maxischermo esterno) e che diventerà anche un programma televisivo con quattro appuntamenti settimanali (il giovedì, venerdì e sabato alle 21.15 e la domenica alle 22.30 per 'il meglio' della settimana) in onda sul nuovo canale Sky Uno (ex Sky Vivo, posizione 109 del bouquet di Sky). Una televisione, insomma, poco convenzionale, che darà a Fiorello la possibilità di interagire con il pubblico e, soprattutto, di lavorare in assoluta libertà con i compagni di avventura di sempre, a partire dal regista Giampiero Solari, il musicista Enrico Cremonesi e il gruppo di autori che lo segue da anni. All’appello manca solo il fido Marco Baldini, partito alla volta della Fattoria di Canale 5, che però Fiorello dice di aspettare a braccia aperte al suo ritorno. Che Sky gli abbia dato carta bianca lo si poteva intuire già dalla conferenza stampa di ieri mattina. Una conferenza che, già da sola, era uno show e aveva il sapore di una prova generale con un Fiorello in gran forma che snocciolava battute a raffica, 'autorizzato' anche a prendere bonariamente in giro Tom Mockridge, che lui chiamava «Tom Tom, con il navigatore incorporato », e ad osservare che «basta un goccio di pioggia o qualcuno che ti stende i panni sul terrazzo davanti alla parabola per far saltare Sky. Deve essere per questo che Berlusconi vi ha aumentato l’Iva al 20%, gli deve essere saltata una partita del Milan che lui non vede sul suo digitale terrestre ma su Sky perché gli piace il commento di Fabio Caressa». Impossibile non sorridere alle battute di Fiorello, galvanizzato dall’accoglienza riservatagli da Sky e, probabilmente, anche dal cachet: «Fiorello è costato più di Bonolis» ha detto Mockridge alludendo al compenso del conduttore del Festival di Sanremo. Tuttii soldi «già ripagati dalla pubblicità gratuita che vi ho fatto in questi giorni» ha ribattuto il diretto interessato, che si è detto entusiasta della «velocità e della modernità di Sky. Nel salone delle conferenze della Rai c’è la storia della televisione, qui c’è il futuro ». Il suo, di futuro marca Sky, al momento è fissato fino alla fine del 2009 e il suo impegno prevede, oltre al Fiorello Show, anche una finestra del servizio active di Sky Tg24 per leggere in chiave satirica le notizie del giorno e per fornire anticipazioni sullo spettacolo della sera (che sarà diverso ogni volta e che interagirà anche con eventuali ospiti). E poi? «Ormai ho una famiglia e il lavoro è passato al secondo posto. Tra qualche mese compio 49 anni. Chissà, a 50 potrei anche smettere».