l motivo principale per cui i selfie
spopolano su profili e pagine personali nei social network è
"per far divertire gli altrì nel 39% dei casi, mentre ammette
di farli per vanità un 30% dei soggetti, insieme a un 21% che li
fa per 'raccontare un momento della propria vità. Lo rileva una
ricerca dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con la fondazione Ibsa.
"Le persone che si fanno selfie - spiega Giuseppe Riva,
docente di Psicologia della Comunicazione e Psicologia e Nuove
Tecnologie della Comunicazione presso l'Università Cattolica -
rispetto a coloro che non se li fanno, appaiono dalla ricerca
significativamente più estroverse (ovvero più socievoli ed
entusiaste, caratterizzate da elevate capacità sociali) e al
contempo più coscienziose (ovvero più caute e capaci di
controllarsi, con la tendenza a pianificare le proprie azioni
piuttosto che ad agire di impulso). Essere molto estroversi si
associa a un maggior utilizzo dei selfie per mostrare agli altri
"come ci si sente", mentre essere molto coscienziosi si associa
al non essere particolarmente interessati ai commenti degli
altri ai propri selfie, positivi o negativi che siano. Da
ultimo, il tratto del neuroticismo o instabilità emotiva (tipico
di persone che tendono a provare emozioni negative come rabbia e
tristezza, sovente diffidenti nei confronti degli altri) si
associa significativamente all'essere particolarmente
preoccupati dalla possibilità di ricevere commenti
negativi".