martedì 21 febbraio 2017
Nei suoi discorsi Francesco rivela una visione non eurocentrica: un’occasione preziosa per riconsiderare criticamente il nostro ruolo nel mondo
Papa Francesco durante la sua visita al Parlamento Europeo di Strasburgo, il 25 novembre 2014 (Ansa/Christian Hartmann)

Papa Francesco durante la sua visita al Parlamento Europeo di Strasburgo, il 25 novembre 2014 (Ansa/Christian Hartmann)

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Sotto il titolo «Papa Francesco. Sognare l’Europa» (pp. 120, euro 10) le Edizioni Dehoniane di Bologna raccolgono ora tre discorsi «europeisti» di Jorge Bergoglio – i due pronunciati il 25 novembre 2014 a Strasburgo, rispettivamente al Parlamento europeo e al Consiglio d’Europa, e quello del 6 maggio 2016 per il conferimento del Premio Carlo Magno – commentati dall’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, fondatore e direttore della rivista «Limes», e dallo storico ed ex ministro per la cooperazione internazionale Andrea Riccardi; qui presentiamo alcuni stralci dei due saggi.

Lucio Caracciolo: «Un continente da ravvivare»

Andrea Riccardi: «Il Mediterraneo? È introverso»

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