È stato pensato per entrare nelle scuole. Si chiama Poppy ed è il primo robot
umanoide completamente open-source (cioè realizzato con un progetto "aperto", al quale possono ccontribuire tutti) e stampato in 3D.
Messo a punto
in Francia, Poppy è un robot che ognuno può
costruire e programmare ed è stato ideato per essere integrato
nel percorso didattico delle scuole, dando agli studenti la
possibilità di apprendere esercitandosi con lui nello studio di settori come la meccanica, l'informatica,
l'elettronica e la stampa in 3D.
Realizzato dai ricercatori del Flower Lab dell'Inria, che creano
modelli informatici e robotici per far comprendere i processi di
sviluppo negli esseri umani, Poppy ha delle caratteristiche particolari.
Il "corpo" di Poppy nasce da una stampa in 3D, mentre la sua
"anima" è controllata da un software gratuito, vale a dire che
chiunque può creare parti del corpo di Poppy in maniera semplice
e rapida e può programmare il comportamento del proprio robot.
L'hardware e il software di Poppy sono open source. Non esiste un
unico robot umanoide, ma tanti quanti saranno i suoi
utilizzatori.
Insomma, più che un semplice strumento tecnologico, Poppy è una sorta di piattaforma sociale aperta al contributo di molti.
Poppy - sottolinea la Commissione europea che l'ha in parte finanziato- consentirà inoltre
agli utenti di condividere le loro idee e risultati in modo
estremamente aperto e collaborativo attraverso una piattaforma
web dedicata, connettendo persone al di là delle frontiere della
scuola, dell'arte, della scienza e dell'industria.
Adesso la palla passa a studenti e insegnanti. Anche in Italiani. Ognuno infatti può usare Poppy come meglio crede. Per ora, però, solo per studiare.