martedì 13 gennaio 2009
La nuova Rossa si chiama F60, come il numero di partecipazioni al Mondiale della scuderia di Maranello, la vettura che ha esordito ieri, con tecnica e fisionomia in linea con i nuovi regolamenti. Felipe Massa dopo il primo test: «Non so dire se è bella o se è brutta, me l’aspettavo diversa».
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La Ferrari ha già vinto il titolo mondiale delle presentazioni del 2009, visto che è stata la pri­ma a mettere in pista la nuova monoposto. Si chiama F60 e il numero indica le edizioni del cam­pionato del mondo cui ha partecipato la squadra i­taliana, come dire che Formula 1 e Ferrari sono la stessa cosa. Il nome nuovo, però, è anche il sintomo di come sia cambiata la vettura, in regola con le nuo­ve norme regolamentari che di fatto hanno stravol­to la linea e la fisionomia delle monoposto. L’aletto­ne anteriore, per esempio, adesso è largo 180 centimetri, arriva a fi­lo delle ruote ed è semovibile gra­zie a un comando posto sul vo­lante. Il pilota, infatti, può modi­ficare l’incidenza a seconda delle necessità. L’ala posteriore, invece, è stata ridotta nelle dimensioni e nel posizionamento (più alto del precedente) per cui l’impressio­ne di una vettura sbilanciata, con linee goffe, è dovuta proprio alle nuove regole.Come sono dovute alle nuove regole le linee pulite del muso e delle fiancate, prive di quelle appendici aerodinamiche che fino all’anno scorso avevano re­so le vetture simili ad istrici, come le chiamavano i tecnici inglesi. Si tratta, insomma, di una vera e pro­pria rivoluzione rispetto al passato e i dubbi sul fu­turo sono molto forti: «Abbiamo però una certezza - ha detto il responsabile della GES Ferrari, Stefano Domenicali - cioè che affronteremo un campiona­to duro, difficile per tutti quanti: sia per le limitazio­ni nei test (avremo solo 15 mila km. all’anno), sia per il fatto che non potremo più fare prove libere dopo che il Mondiale sarà partito. Quindi fino al GP d’Au­stralia, il prossimo 29 marzo, dovremo sfruttare i col­laudi per tirare fuori il massimo dalla vettura». Se per le forme esterne e per gli alettoni tutte le squa­dre saranno più o meno simili, molto cambia sotto al cofano. Con l’adozione del Kers (il sistema di re- cupero di energia cinetica) sono cambiati anche al­tri parametri. I 30 kg del peso del meccanismo ver­ranno distribuiti in maniera diversa, compensate con le zavorre a bordo vettura: «Penso che forse an­che i piloti dovranno dimagrire un po’ perché un pi­lota più leggero permette di recuperare del peso che poi, con le zavorre, si potrà posizionare al meglio in vettura», ha detto il direttore tecnico Aldo Costa. La F60 ha una linea molto strana rispetto al passato: «Non so dire se è bella o se è brutta, me l’aspettavo diversa», ha detto Felipe Massa, che ieri mattina al Mugello ha percorso i primi giri di pista prima che un... problema di gioventù alla vet­tura costringesse i tecnici a un lun­go stop per analizzare tutti i det­tagli: «E’ normale in questa fase a­vere dei problemi - ha detto Do­menicali - ma io mi auguro di in­contrarli tutti e di risolverli prima del GP d’Australia». Secondo Aldo Costa, però, c’è margine per i mi­glioramenti: «Si tratta di macchi­ne nuove, di un regolamento an­cora in fase evolutiva per cui mi aspetto dei grossi in­crementi e degli sviluppi notevoli durante l’anno». Insomma, tutto cambierà entro i prossimi tre mesi. La Ferrari ha già pianificato i prossimi collaudi in Portogallo, in Spagna (a Jerez e Barcellona) e in Bah­rain. Ma dall’incontro al Mugello si è saputo anche che al momento a Maranello non ci saranno ridu­zione di personale: «Meglio capire come e dove fare investimenti, per cui inutile fare tagli senza ragione e senza programmazione adeguata», ha detto l’in­gegner Costa. La Ferrari ha anche offerto 6 borse di studio da 25 mila euro ciascuna per le attività di ri­cerca per laureati o laureandi in ingegneria. Infine, una nota per la Honda: la squadra anglo nipponica aveva chiesto i motori alla Ferrari. Domenicali ha e­scluso che possa avvenire questa stagione. Poi la pa­rola è passata alla pista col lavoro di sviluppo pro­seguito da Massa, con Raikkonen spettatore inte­ressato ai box. La nuova F60 durante il suo primo giro di pista, ieri al Mugello, con Felipe Massa al volante (Ap) Felipe Massa, brasiliano, 27 anni Kimi Raikkonen, finlandese, 29 anni
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