Danila Zazzera (Fiorentina)
Il calcio, per chi lo pratica e per chi lo segue dagli spalti, è essenzialmente una questione di cuore. E questo meglio di chiunque altro lo sa Danila Zazzera. La sua è una storia di rinascita ha un valore doppio perché ha a che fare con il cuore ed è avvenuta nella Firenze per sempre legata alla memoria indelebile di Davide Astori. Attaccante milanese (di Inveruno) classe 1998, Danila è cresciuta nella scuola del-l’Inter Milano. Passata alla Acf Fiorentina Women’s nella stagione 2016-2017 si cuce subito al petto il tricolore, ma l’anno dopo va sull’altra sponda dell’Arno, alla Florentia. Da lì al Sassuolo con ritorno alla Fiorentina, a giugno 2020. Ma a luglio scorso una terribile tegola si è abbattuta su di lei e sulla società gigliata: Danila viene fermata per sottoporsi a un delicato intervento a cuore aperto. A 23 anni il sogno di proseguire nel gotha del calcio rosa – dal 20222023 sarà professionistico – sembrava sfumare definitivamente. Storia analoga a quella di un altro talento dell’Inter, il “ragazzo di Calabria” Felice Natalino che nel febbraio del 2013 (allora 20enne), in seguito a una crisi cardiaca venne trasportato in aereo all’Ospedale San Raffaele per essere operato d’urgenza. Il referto postoperatorio non lasciava scampo alle sue speranze di tornare a giocare, «cardiomiopatia aritmogena».
Fine corsa per Natalino (ora osservatore dell’Inter) che poteva solo consolarsi per lo scampato pericolo: quella stessa malattia nel 2012 aveva causato la morte in campo del 26enne centrocampista del Livorno Piermario Morosini. Il cuore, a trent’anni, è stato fatale all’ex capitano della Fiorentina Davide Astori, la cui morte improvvisa (nel sonno – marzo 2018, alla vigilia della gara di Udine –) secondo il pm Antonino Nastasi «si poteva evitare se fosse stato sottoposto a controlli più approfonditi, come suggerivano le aritmie rilevate durante controlli di routine». La sentenza del processo che vede il professor Giorgio Galanti imputato di omicidio colposo per la morte di Astori è prevista per il prossimo 3 maggio. E per allora, Danila potrebbe essere già rientrata in campo. Sì perché la Zazzera, di nome e di fatto, vista la simpatica capigliatura alla Sara Gama (la capitana azzurra e della Juventus Women), dopo l’intervento e i 10 mesi di riabilitazione ha ottenuto l’idoneità per riprendere l’attività agonistica e tornare a disposizione di mister Antonio Cincotta. «Tornare a giocare sarebbe stato difficile, a tratti impossibile, tanti dicevano che dopo queste operazioni pochi ce l’avrebbero fatta – ha scritto la Zazzera su Facebook – Tante volte ho pensato di non potercela fare, ma oggi sono fiera ed orgogliosa di poter dire di avercela fatta, di essere “Idonea”».
Danila è la prima donna del calcio, la quarta atleta italiana, ad ottenere l’idoneità dopo un intervento del genere. Ora non gli resta che risultare negativa al tampone anticovid e prendere un treno Milano-Firenze. Da lunedì prossimo le sue compagne di squadra sono pronte a riabbracciarla, e questa storia, raccontata dalla viva voce di Danila diventerà un piccolo “docufilm” che la Fiorentina Women’s divulgherà fino agli States di patron Rocco Commisso.