giovedì 7 novembre 2024
A rivelarlo è uno studio condotto dall'Università di Bologna. Questi strumenti, anticamente utilizzati per gestire la contabilità, erano diffusi nella città di Uruk, nel sud dell'attuale Iraq
Un sigillo cilindrico con a lato la tavoletta d'argilla su cui è impresso il relativo disegno

Un sigillo cilindrico con a lato la tavoletta d'argilla su cui è impresso il relativo disegno - Franck Raux © 2001 GrandPalaisRmn - Musée du Louvre

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I popoli della Mesopotamia che hanno inventato la scrittura potrebbero essersi ispirati ai disegni impressi sui manufatti d’argilla utilizzando antichi sigilli cilindrici di 6.000 anni fa. A scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori dell’Università di Bologna, che ha confrontato i motivi incisi da questi strumenti con i segni della scrittura proto-cuneiforme risalenti al 3000 a.C. e trovati nella città di Uruk, nell’attuale Iraq. Lo studio, pubblicato sulla rivista accademica “Antiquity”, è intitolato Seals and signs: tracing the origins of writing in ancient South-west Asia e consente, da un lato, di comprendere maggiormente la nascita della scrittura e, dall’altro, di aprire nuove possibilità alla decifrazione delle figure di cui ancora non si conosce il significato.

Tavoletta con incisi segni riconducibili alla scrittura proto-cuneiforme

Tavoletta con incisi segni riconducibili alla scrittura proto-cuneiforme - CDLI - Cuneiform Digital Library Initiative

«Il salto concettuale che ha permesso il passaggio dal simbolismo alla scrittura vera e propria è uno sviluppo fondamentale per le tecnologie umane – spiega Silvia Ferrara, docente del dipartimento di Filologia classica e Italianistica dell’ateneo bolognese –. I risultati di questo studio sono un punto di collegamento nella transizione dalla preistoria alla storia: mostrano come alcune immagini di epoca ancora preistorica furono incorporate in uno dei primi sistemi di scrittura ideati dall'uomo».

I sigilli cilindrici oggetto di ricerca erano solitamente in pietra e impiegati, dal IV millennio a.C., come strumenti amministrativi per gestire la contabilità. Erano fatti rotolare sulle tavolette d’argilla e i disegni “stampati” servivano per tenere traccia dei beni di consumo, soprattutto agricoli e tessili, durante i processi di produzione, stoccaggio e trasporto. La stessa funzione era svolta dalla scrittura proto-cuneiforme, diffusa soprattutto nell'Iraq meridionale e composta da centinaia di segni iconografici per lo più ancora da decifrare.

Lo sviluppo dei segni dai sigilli cilindrici alla scrittura proto-cuneiforme

Lo sviluppo dei segni dai sigilli cilindrici alla scrittura proto-cuneiforme - -

«La stretta relazione tra l'antico sistema dei sigilli e l'invenzione della scrittura in questa regione è riconosciuta da tempo, ma fino a oggi non era mai stata esplorata a fondo la connessione specifica tra le immagini incise sui cilindri e i segni del proto-cuneiforme», sottolinea Ferrara. Per capire quanto questo strumento abbia contribuito allo sviluppo del proto-cuneiforme, i ricercatori hanno paragonato i motivi sui sigilli con questo sistema arcaico di scrittura. L’obiettivo era cercare correlazioni dirette non soltanto nella forma grafica, ma anche nel significato. Partendo dalle immagini comparse prima dell’invenzione della scrittura e seguendone lo sviluppo successivo, gli studiosi sono riusciti a individuare «una serie di motivi legati al trasporto di stoffe e vasellame che si sono poi trasformati in segni corrispondenti del proto-cuneiforme», aggiungono Kathrtyn Kelley e Mattia Cartolano, ricercatori dell'Università di Bologna e co-autori dello studio.

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