La curva Sud, il cuore del tifo
ultrà della Roma, sarà chiusa per un turno. È questa la
decisione del Giudice sportivo che ha sanzionato gli striscioni
esposti sabato all'Olimpico contro la signora Leardi, mamma di
Ciro Esposito, con l'accusa esplicita di lucrare sulla morte
del figlio. Scritte che la giustizia sportiva ha bollato "dal
tenore provocatoriamente insultante". È la prima volta - a
memoria di Lega - che le offese a una persona - in quattro
striscioni, sottolinea il giudice sportivo Giampaolo Tosel -
portano a una sanzione del genere. "Ingiusta" nei confronti
della totalità dei tifosi, secondo Pallotta, che si scaglia
contro i "fucking idiots" che hanno esposto quella scritta; in
grado di aumentare il clima di tensione tra tifoserie, secondo
il giudice.
È proprio dal contesto, prima ancora che dall'indignazione
per l'offesa a una madre colpita da un lutto profondo, che nasce
una sentenza sportiva in grado di far giurisprudenza, anche per
il futuro. Tosel ha usato l'articolo 12 comma 3 del codice,
quello in cui si parla di responsabilità delle società per
scritte con espressioni "oscene, oltraggiose, minacciose o
incitanti alla violenza", e ha considerato il fatto specifico
"grave" (art. 12.6), tracciando una linea oltre la quale
striscioni su Superga, sull'Heysel o su altre tragedie del
calcio potrebbero non essere più tollerati.
"Letta la relazione dei collaboratori dal procuratore
federale - scrive il giudice Tosel motivando la chiusura della
Sud - nella quale, tra l'altro, si attesta che i sostenitori
della squadra giallorossa collocati nel settore denominato
'curva sud', all'inizio della gara ed al 40' del primo tempo,
esibivano quattro striscioni, dal tenore provocatoriamente
insultante per la madre di un sostenitore della squadra
avversaria, deceduto in drammatiche circostanze; rilevato
altresì che dal medesimo settore, al 3', 14', 22' e 40' minuto
del primo tempo, venivano ancora una volta indirizzati ai tifosi
partenopei insultanti cori espressivi di discriminazione per
motivi di origine territoriale; considerata - prosegue Tosel -
la gravità di tale comportamento, idoneo ad acuire il clima di
tensione tra le opposte tifoserie", si decide la chiusura per
un turno del settore dell'Olimpico.
Gli striscioni offensivi (oltre ai due, uno inneggiante a De
Santis e un altro che alludeva a un ipotetico futuro film sulla
morte di Ciro Esposito) erano stati stati esposti sabato scorso
durante Roma-Napoli e, senza fare riferimento diretto alla
signora Leardi, tiravano in ballo la presentazione del libro
"Ciro Vive" curato dalla signora in ricordo del figlio scomparso
il 3 maggio di un anno fa. Una vicenda che nei giorni
immediatamente successivi aveva sollevato un coro unanime di
disapprovazione su cui oggi è tornato anche il tecnico del
Napoli, Rafa Benitez: "Per risolvere il problema dei cori
discriminatori e degli striscioni - le sue parole - ho sempre
detto che bisogna chiudere le curve e gli stadi, solo così si
risolve il problema". La vicenda è anche finita sui banchi
parlamentari con l'esponente del Pd Vincenzo Cuomo che ha
rivolto un'interrogazione al ministro Alfano, auspicando
"punizioni esemplari, che non riguardino esclusivamente l'ambito
della giustizia sportiva".