Passione, Resurrezione. Apocalisse. Epifania della speranza, nel cuore di tenebra di questo tempo di crisi. Esperienza di comunità, per rompere l’abbraccio mortale degli egoismi e degli individualismi. E aprire vie nuove alla solidarietà, muovendo dalla condivisione della «memoria della Passione», sui passi delle antiche confraternite. Ecco le coordinate di Crucifixus 2012, il principale festival italiano di teatro e tradizioni del sacro, giunto alla 15ª edizione – promosso tra gli altri dall’Università Cattolica, dalla diocesi di Brescia e dal Progetto culturale della Cei – nelle parole di Carla Bino, docente della Cattolica, responsabile col collega Claudio Bernardi della direzione artistica della manifestazione che in quattro settimane porterà in venti Comuni fra Brescia, Sebino e Valle Camonica 18 spettacoli, 36 repliche, cinque produzioni del festival e più di cento artisti.Sarà La passione delle donne di Carlo Susa, racconto al femminile della Passione e Resurrezione di Cristo, ad aprire sabato 24 marzo il festival. Lo metterà in scena nelle vie della contrada di Cislano la gente di Zone, piccolo Comune sopra i monti che cingono il lago d’Iseo. Sarà invece la Trilogia della spiritualità-Vergine Madre, Big Bang, Apocalisse di Lucilla Giagnoni a concludere Crucifixus 2012, a Brescia nella chiesa di San Giuseppe, con una vera e propria maratona teatrale nella notte tra sabato 21 e domenica 22 aprile. In mezzo, eventi esemplari della "filosofia" di Crucifixus. Come Con le braccia in croce, mercoledì 4 aprile al Teatro delle Ali di Breno (Brescia), con Franco Branciaroli e il coro locale «Voci della Rocca» a restituire voce a un testo del XV secolo, l’<+corsivo>Officio della Quaresima<+tondo> dei Disciplini di Breno. O come Campo di sangue, esperienza di teatro di comunità che coinvolge centinaia di persone dei paesi di Solto Collina, Riva di Solto e Fonteno, sul versante bergamasco del Sebino.Anche l’edizione del 2012 si articola in due grandi sezioni: Terra di Passione, legata ai borghi, alle chiese affrescate dal Romanino, alle pievi camune e sebine in cui il festival ha visto la luce nel 1998; Scene sacre in città, che fra il 18 e il 21 aprile proporrà a Brescia, con la Trilogia di Giagnoni, Il silenzio di Dio di Silvio Castiglioni, Per voce e ombra del Teatro Valdoca e Cuore a mille.Tornando a Terra di Passione: particolare centralità è data allo sguardo femminile con proposte come la citata Passione delle donne, come l’oratorio sacro di Giovanni Testori Interrogatorio a Maria interpretato da Milvia Marigliano e Alessandro Pazzi, o come Madre, la Passione di Cristo "secondo" la Madonna, colei che è nel contempo testimone del martirio del Figlio e martire (in scena Enrica Chiurazzi). Elisabetta Salvatori, col suo Piantate in terra come un faggio o una croce, accompagnerà alla scoperta della vita e dell’opera di santa Caterina da Siena e della «poetessa pastora» Beatrice di Pian degli Ontani, due donne di umili origini che riuscirono a lasciare tracce profonde nella società del loro tempo, e ancora vive e feconde per il nostro.Sempre nella sezione Terra di Passione ecco Ama il prossimo tuo di Marco Baliani, rilettura della parabola del buon Samaritano; In memoria, con Michele Segreto, prodotto dal Progetto Agorà della diocesi di Brescia, che ripercorre la vita del vescovo Luigi Morstabilini; Il forgiatore di uomini, di Claudio Bernardi, con Luciano Bertoli, ambientato in uno spazio industriale, le Forge Monchieri di Cividate Camuno. Date, sedi, orari dell’intera manifestazione: www.crucifixus.com.
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