Il ciclista belga Wouter Weylandt è morto durante la terza tappa del Giro d'Italia da Reggio Emilia a Rapallo. Il 25enne della Leopard è stato protagonista di una brutta caduta lungo la discesa del Passo del Bocco, a circa 25 chilometri dal traguardo. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime e inutili si sono rivelati i soccorsi dei vigili del fuoco, del soccorso alpino e del 118 di Genova, giunto sul posto anche con un elicottero. Weylandt si trovava a 40 metri da un tornante quando ha sbattuto con il pedale sinistro contro un muretto, da qui la caduta. Il ciclista belga avrebbe fatto un volo di una ventina di metri. Dopo svariati tentativi di rianimazione, il cuore del ciclista belga ha cessato di battere. La notizia è stata ufficializzata solo dopo che sono state informate la moglie e il resto della famiglia.Il medico del Giro d'Italia, Giovanni Tredici, ha confermato la morte del corridore belga: «Siamo arrivati immediatamente eravamo dietro al suo gruppo. Era in stato di incoscienza, con una frattura della base cranica e con il massiccio facciale compromesso. Dopo 40 minuti di massaggio cardiaco abbiamo sospeso la rianimazione, d'accordo con il 118, perché non c'era più nulla da fare».