Italia contro Spagna: la sfida che ha deciso l’ultimo Europeo si ripeterà anche in Champions. E per Milan, che è entrato dalla porta secondaria eliminando il Psv, e la Juventus la speranza è che la fine non sia la stessa. L’urna di Montecarlo è stata crudele con le due italiane, riservandole le peggiori teste di serie possibili, rispettivamente il Barcellona e il Real Madrid. E non è stata tenera neanche col Napoli, che dalla quarta fascia ha aspettato fino all’ultimo per finire nel più duro dei gironi - esclusi quelli delle altre due italiane - con Arsenal, Olympique Marsiglia e soprattutto i vicecampioni d’Europa del Borussia Dortmund.Per i rossoneri di Allegri è il terzo anno di fila contro i catalani, che quest’anno oltre a Messi hanno anche un Neymar in più. Nelle due passate edizioni di Champions, risultati occasionali a parte, è sempre andata male ai rossoneri, perché la squadra di Max Allegri è sempre stata eliminata dal Barça. Il bilancio di sei partite in due anni (tra fase a gironi e eliminazione diretta) è di una vittoria per il Milan, a fronte di due pareggi e tre sconfitte, con sette gol realizzati e dodici subiti. Nella memoria dei tifosi milanisti rimane la vittoria degli ottavi della scorsa stagione, per 2-0, ma anche la tremenda remuntada al Camp Nou, con un 4-0 di Messi e soci che spazzò via ogni illusione.Tanto è cambiato nel club catalano, a cominciare dall’arrivo di Tata Martino, ma nonostante i dolori di inizio stagione di Messi, il Barcellona resta la squadra da battere. Il gruppo H è poi colorato di vintage: lo completano Ajax (appena ceduto al Tottenham il baby talento Eriksen) e Celtic Glasgow. Assieme fanno 16 Coppe Campioni vinte. Il Milan deve rinforzare l’attacco e Allegri aspetta il suo ex pupillo dei tempi di Cagliari, Alessandro Matri. «La trattiva con il Milan è a buon punto, vedremo di definire presto», assicura il dg della Juventus Beppe Marotta che intanto osserva il tabellone degli accoppiamenti.È un amarcord quello toccato alla Juve, che con il Real Madrid oltre a dover esorcizzare il ricordo del ko in finale del ’98, ritroverà un ex poco amato, Carletto Ancelotti. Da qui al via del girone, le merengues si rafforzeranno inoltre con un superacquisto, Gareth Bale.Difficile definire per il resto la fisionomia della squadra, Di Maria, Ozil e Benzema sono dati in partenza. Di sicuro il profilo resterà quello di una grandissima d’Europa. Il girone è completato dal pericoloso Galatasaray di Terim, Drogba, Felipe Melo e Sneijder, e dall’abbordabilissimo Copenaghen. Sorteggio poco benevolo anche per il Napoli. La testa di serie del gruppo F è un Arsenal che pare in cerca di nuova identità («prometto nuovi acquisti», ha detto ai tifosi qualche giorno fa Arsene Wenger), ma oltre all’Olympique Marsiglia il vero pericolo è il Borussia Dortmund: la squadra di Klopp è stata la rivelazione dello scorso anno, arrivando fino alla finale col Bayern. Lo sa bene il ds del Napoli Riccardo Bigon che ammette: «Il nostro è un girone moltocomplicato, ma in ogni caso il nostro obiettivo è superarlo. Spero che questa sia un’annata importante per consolidarci anche in Europa».