"Assolto per non aver commesso il fatto". Si ferma all'udienza preliminare il procedimento aperto dalla procura di Cremona nei confronti di Antonio Conte, ct della nazionale e, all'epoca dei fatti contestati, allenatore del Siena Calcio. Il pm Roberto Di Martino aveva chiesto la condanna a sei anni in merito alla presunta combine di Albinoleffe-Siena del 29 maggio del 2011, che, sempre secondo l'accusa, aveva avuto il benestare dell'ex tecnico di Juventus e Bari.
Assieme a Conte era accusato per frode spirtiva anche il suo vice ai tempi della panchina azzura, Angelo Alessio, anche lui assolto. "Era il risultato che ci aspettavamo, non ci siamo sottratti al processo, tanto è vero che abbiamo scelto il rito abbreviato - sottolinea Leonardo Cammarata avvocato difensore di Conte assieme a Francesco Arata - "Sono stati anni di tensione, anche di amarezza ma ora è stata stabilita la verità".
Tra i primi a esultare per la sentenza il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio: "Apprendo con grande soddisfazione dell'assoluzione di Antonio Conte decisa oggi dal Tribunale di Cremona - ha dichiarato il numero uno del calcio italiano - Finalmente la sua posizione è stata chiarita, la mia fiducia in lui non è mai stata in discussione. Adesso siamo tutti ancora più concentrati sull'Europeo".
Si dovrà attendere ancora per conoscere il destino degli altri imputati del processo, una novantina circa, che non hanno scelto il rito abbreviato.