sabato 19 ottobre 2019
Accanto al sempre più richiesto approfondimento, il settore suscita interesse anche internazionale per la divulgazione “alta”. Parlano gli operatori degli stand italiani alla Fiera del libro
Uno stand della Fiera del Libro di Francoforte (Epa/Ronald Wittek/Ansa)

Uno stand della Fiera del Libro di Francoforte (Epa/Ronald Wittek/Ansa)

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Tra gli anniversari della Buchmesse c’è anche quello di una rivista nata nel 1959 e pubblicata, dal 1979 in poi, da un piccolo editore bresciano, Sardini, che in questi giorni la espone a Francoforte. Ecco, si può partire dai robusti fascicoli di “Bibbia e Oriente” (questa la testata del trimestrale), per domandarsi quale ruolo giochi attualmente il libro religioso. Se si fa eccezione per l’area francese, dove la cattolica Bayard conserva il ruolo di capofila, e per quella dei padroni di casa tedeschi, nella quale è proprio la consuetudine con la Scrittura a garantire il dialogo fra le diverse confessioni cristiane, per trovare una proposta religiosa aperta e dichiarata bisogna necessariamente passare dagli stand italiani.

Le presenze più vistose sono quelle della Libreria Editrice Vaticana e di San Paolo. Stand vicinissimi, quasi a segnalare l’opportunità di una collaborazione. «Una delle novità sulle quali stiamo puntando maggiormente è Senza di lui non possiamo far nulla, l’intervista a papa Francesco realizzata da Gianni Valente – spiega il responsabile della Lev, fra Giulio Cesareo –. In Italia uscirà in coedizione con San Paolo, in Francia con Bayard, ma l’interesse è molto forte anche negli altri Paesi. Un buon riscontro, inoltre, stanno incontrando la nuova collana “Scambio di doni”, sui temi ecumenici, e la proposta dei Padri della Chiesa in chiave divulgativa».

La ripresa della teologia dei primi secoli, questa volta in prospettiva femminile con la serie delle “Madri della fede”, caratterizza anche l’offerta di San Paolo. «Ma sono molto richiesti anche Le domande di Gesù di Ludwig Monti, La città dagli ardenti desideri di padre Bernardo Gianni, i libri di padre Enzo Fortunato e l’imminente Vivere Medjugorje di Saverio Gaeta – elenca il direttore editoriale, don Simone Bruno –. Ci sembra necessario dare ascolto al desiderio di spiritualità che tante persone stanno esprimendo. Colpisce l’interesse degli editori di altri Paesi: anche se alcuni interlocutori non frequentano più la Buchmesse, altri se ne aggiungono, sempre più numerosi».

La situazione trova conferma nella postazione di Rinnovamento nello Spirito: «C’è un avvicendamento che chiama in causa anche editori stranieri non necessariamente legati all’esperienza del Rinnovamento – dice la direttrice Luciana Leone –. Gli autori più riconoscibili restano Salvatore Martinez e il cardinale Angelo Comastri, ma c’è spazio anche per nuove proposte, come la riflessione postuma della psicologa Laura Casali su Guarire con Dio».

Che i lettori siano sempre più mossi da una personalissima ricerca interiore è un elemento che ricorre nelle riflessioni a margine della Buchmesse. «Ed è per questo che c’è bisogno di una proposta non solo competente, ma anche orientata all’evangelizzazione – rivendica suor Mariangela Tassielli, responsabile delle Paoline –. In passato gli editori laici hanno esercitato una concorrenza talvolta molto serrata, che però era del tutto priva di questa preoccupazione pastorale. Questo è il momento giusto per rilanciare, magari esplorando di più la dimensione del racconto. Noi ci stiamo provando con una collana di “romanzi pastorali” da poco inaugurata da Parrocchia affittasi, a cura di Missione Emmaus».

L’inedito di Roland Barthes Sul racconto è, non a caso, uno dei titoli di Marietti 1820 che più curiosità stanno suscitando a Francoforte insieme con Il cinema dei Papi di monsignor Dario Edoardo Viganò. «Questa Buchmesse è per noi una specie di debutto – afferma Roberto Alessandrini, direttore editoriale del marchio ora acquisito dal Centro Editoriale Dehoniano –. In realtà, stiamo già pensando alla prossima edizione, che cadrà nel bicentenario della casa editrice».

Anche a Edb non si disdegna la componente narrativa. «Stiamo ottenendo buoni riscontri da Francesco e Chiara di Barbara Alberti e da Una santa per amica di Marco Di Tillio, testimonianza molto vivace su Madre Teresa di Calcutta – ammette il direttore, padre Pierluigi Cabri –. Alla Buchmesse abbiamo portato anche opere di grande impegno, come il Commentario ai documenti del Vaticano II, ormai vicino alla conclusione. La mia impressione è che sia in atto un ripensamento complessivo, che coinvolge l’intero contesto internazionale».

«Segnali interessanti vengono dalla Spagna – suggerisce l’editor Roberta Russo, che di recente è passata alle Edizioni Terra Santa –. Quanto all’editoria laica, è indubbio che si sia disaffezionata a un settore oggi ritenuto meno appetibile. È un’occasione da non perdere. Penso, nello specifico della Buchmesse, all’accoglienza riservata al nostro Libro delle risposte della fede di fratel MichaelDavide, uno degli autori che più si stanno imponendo in questi anni».

Anche Lorenzo Fazzini, responsabile di Emi, indica un paio di nomi di sicuro richiamo: «Nel nostro caso si tratta del cardinal Tagle e di padre Timothy Radcliffe – afferma –. Per il resto, mi pare ormai evidente che l’editoria religiosa sia chiamata a rivedere le proprie modalità di promozione e di presenza. Una buona strada potrebbe essere quella di incrementare il circuito delle presentazioni e degli incontri con l’autore».

«Nella ricerca teologica propriamente intesa il ricambio generazionale non è ancora avvenuto – sottolinea il caporedattore di Queriniana, Alberto Dal Maso –, ma alcune personalità stanno emergendo anche in ambito italiano. Per quanto ci riguarda, stiamo riscontrando molta attenzione verso studiosi come Roberto Repole, Paolo Costa e Andrea Grillo: il suo innovativo trattato sull’Eucaristia è molto apprezzato qui in fiera».

Anche le riproposte da catalogo possono riservare belle sorprese. «La classica Storia della letteratura cristiana antica di Moreschini e Norelli sta conoscendo una seconda giovinezza – fa notare il direttore editoriale di Morcelliana, Ilario Bertoletti – e un autore come Bruno Forte continua a essere richiestissimo. Questo non ci impedisce di investire sulle novità, come la Storia del cristianesimo e delle Chiese di Roberto Rusconi oppure, per il marchio Scholè, l’inedito di Maria Montessori su Il peccato originale».

Se l’apprezzamento per le opere di studio e di approfondimento rimane alto, meno frequentata appare la saggistica di impianto più discorsivo. Con le dovute eccezioni, per fortuna. «Abbiamo ricevuto richieste da molti Paesi per Il Vangelo secondo Springsteen di Luca Miele, giornalista di “Avvenire” – spiega Manuel Kromer della valdese Claudiana – e per Dell’aldilà e dall’aldilà di Paolo Ricca. Non conosce flessioni, invece, l’interesse per le opere che pubblichiamo con Paideia. Ma qui ci spostiamo decisamente nel campo dell’erudizione».

E la divulgazione? «Oggi la leggerezza e l’originalità possono fare la differenza – dice Filippo Zagni di Áncora –. Davanti a un libro come Nella vignetta del Signore di don Giovanni Berti e Lorenzo Galliani alcuni editori si sono addirittura entusiasmati». Molto avanzata su questo fronte è la posizione delle Publicaciones Claretianas, che da tempo operano alla Buchmesse nella zona degli italiani. «Ci siamo ispirati al nostro fondatore, che nell’Ottocento adoperava i volantini come strumento di evangelizzazione – racconta padre Fernando Prado – e così abbiamo varato Inter Gentes, una collana di sussidi che, sotto forma di dépliant, permette di trasmettere in modo immediato molte informazioni sui sacramenti e su altri aspetti della vita di fede».

L’iniziativa è stata fatta propria da Effatà, che ha aggiunto alcune schede pensate per il lettore italiano. «Crediamo che sia necessario offrire proposte sempre più accattivanti – ammette la direttrice editoriale Gabriella Segarelli –. Tra le nostre prossime uscite c’è un libro molto scherzoso e, ne siamo convinti, molto profondo: Il manuale definitivo per la felicità di coppia di Marco Mattio e Maria Cesaro. Un percorso fatto di illustrazioni, test, provocazioni». Un racconto, insomma. Però da scrivere in due.

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