In quei 62 chilometri (che andata e ritorno si raddoppiano) si concentra il moderno concetto di autostrada: sottopassi e illuminazione a led, rilevatori e allarmi di veicoli fermi o contromano, una centrale operativa aprte a 365 giorni all'anno per gestire ogni emergenza. Tutto in coincidenza, almeno in parte, del tratto iniziale dell'antica via Argentea battuta dai romani, che dal cuore di Milano (la porta Argentea all'altezza di piazza San Babila) portava attraverso la pianura lombarda, il Veneto, il Friuli, fino ad Aquileia e oltre, probabilmente fino ad alcune miniere d'argento nell'attuale Slovenia.
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Si è iniziato a costruire la Brebemi, nel 2009, dopo dieci anni di studi e progettazioni, contemplando anche la valorizzazione del patrimonio paesaggistico circostante. Un esempio sono i tre ponti sui fiumi Adda, Serio e Oglio, ma anche i 35 chilometri di viabilità ordinaria, comprensivi di pista ciclabile, che integrano il progetto. Un occhio al territorio è dato anche dalla scelta di vendere, nelle aree di servizio la cui costruzione è prevista a Caravaggio (Adda Nord e Adda Sud) e Chiari, di prodotti locali. A chilometro zero. Zero come il finanziamento pubblico. Se non per il nome, almeno la si ami per questo.