In attesa di conoscere quanti premi Oscar porterà a casa – le candidature sono dieci – Il Grinta dei fratelli Coen aprirà stasera la 61esima edizione della Berlinale, in programma fino al 20 febbraio. Il western interpretato da Jeff Bridges, Matt Damon, Josh Brolin e la quattordicenne Hailee Steinfeld, presentato fuori programma, sarà uno dei pezzi forti della kermesse cinematografica diretta da Dieter Kosslick, tutta da scoprire. Ventidue i film della selezione ufficiale, tra cui molte anteprime mondiali e opere prime, come l’epico Coriolanus con Gerard Butler e Vanessa Redgrave che segna il debutto dietro la macchina da presa dell’attore Ralph Fiennes. Jaume Collet-Serra proporrà Unknown - Senza identità, interamente girato a Berlino e interpretato da Liam Neeson, Diane Kruger e Bruno Ganz, un thriller che vede protagonista un uomo appena uscito dal coma e incapace di provare chi sia davvero. Joshua Marston arriverà con The Forgiveness of Blood (in Italia è distribuito da Fandango), uno dei film che si preannunciano più interessanti, che esplora la nascita delle faide in Albania e il loro effetto su una famiglia, mentre Margin Call di JC Chandor vanta un cast composto da Kevin Spacey, Jeremy Irons, Demi Moore e Paul Bettany e racconta di un gruppo di persone che ruotano intorno a una banca nei primi momenti della crisi finanziaria. Atteso poi il ritorno sullo schermo di Michel Ocelot (il papà del delizioso Kirikù) con un nuovo film di animazione dal titolo Les contes de la nuit . In cartellone anche due documentari di grandi registi, realizzati in 3D: con Pina Wim Wenders rende omaggio alla Bausch e alla sua danza, mentre Werner Herzog con Cave of Forgotten Dreams ci porta in una caverna con i primi graffiti umani. Diciannove le nazioni rappresentate in concorso e fuori concorso, tra le quali non figura l’Italia. Qualunquemente di Giulio Manfredonia con Antonio Albanese è però stato selezionato nella prestigiosa sezione Panorama (ai tedeschi piace ridere di noi e non perdono occasione per farlo), mentre Gianni e le donne di Gianni Di Gregorio figura nel programma Special. Nella sezione Culinary Cinema c’è poi Le quattro volte di Michelangelo Frammartino. Ma un po’ d’Italia c’è anche nel ricordo di Mario Monicelli, di cui verrà proposto Il marchese del grillo , e nella giuria presieduta da Isabella Rossellini e composta tra gli altri dalla star del cinema indiano Aamir Khan e dal regista Jafar Panahi che, agli arresti in Iran, non potrà raggiungere Berlino. E proprio per esprimere sostegno e solidarietà al giurato assente il Festival ha deciso di proporre in tutte le sezioni i film del regista, tra cui Offside (Orso d’Argento nel 2006), che verrà proiettato l’11 febbraio, anniversario della Rivoluzione Iraniana. La retrospettiva della 61esima Berlinale sarà dedicata al grande regista svedese Ingmar Bergman, mentre a trentacinque anni dalla sua premiere verrà presentata la versione restaurata di Taxi Driver di Martin Scorsese. Pubblico in coda al botteghino della Berlinale