Il ct dell'Italia, Gianmarco Pozzecco - Reuters
Nessuna Macedonia indigesta, nessun fantasma svedese. C’è un’Italia che al prossimo Mondiale ci sarà eccome ed è la Nazionale di basket. Se gli azzurri del calcio hanno “bucato” la qualificazione per due volte di fila, quelli della pallacanestro hanno staccato il pass per la seconda volta consecutiva. Non capitava da 32 lunghissimi anni (1986 e 1990). E questo la dice già lunga sull’impresa dell’Italbasket che nel primo match-point a disposizione batte a Tblisi la Georgia per 85-84 e vola ai Mondiali 2023 in programma dal prossimo agosto in Giappone, Filippine e Indonesia. Una qualificazione con due giornate di anticipo (ininfluenti gli impegni a febbraio contro Ucraina e Spagna) al termine di una partita pazzesca o “pozzesca” sinonimo entrato nell’uso da quando sulla panchina siede Gianmarco Pozzecco. Dopo la sconfitta al cardiopalma al supplementare contro la Spagna, un’altra partita non adatta ai deboli di cuore contro la Georgia. Ancora però un vero spot sulla bellezza di questo sport, come direbbe il ct. Un match che ha rischiato di prendere subito una brutta piega, visto che dopo appena 13 minuti a Mannion è stato fischiato un tecnico per simulazione difensiva che si è aggiunto ad un antisportivo rimediato nel primo quarto. Una combinazione che ha fatto scattare un’espulsione pesantissima con fallo tecnico anche a Pozzecco andato su tutte le furie. Un episodio che ha favorito il ritorno dei padroni di casa trascinati dall’ala pivot della Virtus Bologna, Shengeila (15 punti e 6 assist).
Nel momento di difficoltà però è salito in cattedra Marco Spissu. Il play sardo autore di due triple incredibili si è messo la squadra sulle spalle (15 punti e 8 assist per lui) anche in un finale da brividi: Pajola sbaglia due tiri liberi ma alla Georgia non riesce l’ultimo tiro della vittoria. È tripudio azzurro con la prevedibile euforia a fine partita del ct: «Voglio fare i complimenti alla Georgia, è stata durissima. Abbiamo giocato bene, amo i miei giocatori. Vanno sempre oltre i loro limiti, lo avevano già fatto con la Spagna e agli Europei. Giocano e creano emozione, non mollano mai, lottano e giocano sino alla fine. Hanno meritato la vittoria e il Mondiale. Grande merito allo staff, che ha preparato una difesa così contro Shengeila, uno dei migliori giocatori d’Europa. Hanno mostrato carattere, sono come degli eroi visto che hanno raggiunto il Mondiale. Ora ci vediamo in Asia». Una qualificazione che può essere il jolly decisivo nelle mani di Pozzecco e del presidente federale Petrucci per convincere Paolo Banchero a vestire la maglia azzurra. Il fenomeno Nba dal passaporto italiano sarebbe davvero l’asso nella manica per il nostro futuro. A pochi giorni dal via del Mondiale di calcio in Qatar c’è un’altra Nazionale che fa sognare.